La Commissione europea ha avviato un’indagine approfondita per valutare se il prestito di 400 milioni di euro che l’Italia ha concesso ad Alitalia costituisca un aiuto di Stato e se sia conforme alle norme dell’Ue in materia di aiuti alle imprese in difficoltà. Ora l’Italia e le altre parti interessate hanno la possibilità di presentare le loro osservazioni. L’antitrust Ue ha aperto l’indagine dopo aver ricevuto una serie di denunce secondo le quali il prestito è un aiuto di Stato illegale. La Commissione Ue sottolinea che l’avvio dell’indagine approfondita “non pregiudica in alcun modo l’esito dell’indagine stessa”, e ricorda che “sta lavorando a stretto contatto con le autorità italiane sulla questione”. Si tratta della seconda indagine aperta dalla Commissione su un prestito del Governo ad Alitalia. La prima fu aperta nell’aprile 2018 per valutare se il primo prestito ponte, da 900 milioni di euro, fosse compatibile con le norme dell’Ue in materia di aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione. Tale indagine è ancora in corso “ed è condotta separatamente” da quella di oggi.
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