Mai un’assenza, sempre presenti, pronti a schiacciare il pulsante davanti a loro sullo scranno parlamentare per esprimere il voto. Gli onorevoli d’acciaio sono entrambi del Pd: Cinzia Fontana, ex dirigente sindacale, in Parlamento da tre legislature, e il trentanovenne avvocato Giuseppe Guerini, alla sua prima esperienza di rappresentate del popolo. Sono gli unici ad aver realizzato l’invidiabile score del cento per cento di presenze. Insieme a loro, sul podio delle 100 votazioni, c’era fino a poco tempo fa anche un altro esponente del Pd, Tino Iannuzzi, che però ultimamente ha perso qualche lunghezza, ‘fermandosi’ a quota 99,96%. Dietro ai due che condividono la maglia rosa, un gruppone di 96 deputati, quasi tutti anche in questo caso del partito del premier. Per loro, più del 90 per cento di presenze in aula per le votazioni. Si tratta di 89 parlamentari del Pd, di cui 57 uomini e 32 donne, ai quali si uniscono quattro deputati di Forza Italia: Giorgio Lainati, Rocco Palese, Giovanni Mottola e Paolo Vella; la centrista Paola Binetti di Area popolare, Gianni Melilla di Sel e Cristian Iannuzzi, del gruppo Misto. All’estremo opposto della classifica ci sono i deputati quelli che più degli altri hanno ‘marinato’ le votazioni, primo fra tutti il forzista Antonio Angelucci con appena 79 voti, pari ad uno striminzito 0,85 per cento. Nonostante possa vantare una notevole produzione di iniziative di legge, soprattutto sui temi che riguardano ambiente e tutela degli animali, l’ex ministra Michela Vittoria Brambilla è stata finora poco presente alle votazioni in aula: 270 volte, che equivalgono a meno di 3 punti percentuali. Pochini i voti anche per un altro azzurro, Marco Martinelli, che ha votato 435 volte, cioè il 5% scarso del totale degli scrutini.
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