Mentre sono in via di conclusione gli ultimi lavori per l’allestimento del percorso di visita della Villa romana di Orfeo a Trento, il sito archeologico ha ospitato nei giorni scorsi le suggestive melodie antiche di Stefan Hagel, direttore del Gruppo di ricerca di Musica antica dell’Istituto archeologico dell’Accademia austriaca delle Scienze di Vienna, tra i massimi esperti a livello internazionale di musica dell’antichità. Tra i resti di Tridentum, al cospetto dello splendido mosaico policromo che raffigura Orfeo mentre incanta gli animali con il suono della lira, Hagel ha suonato un antico strumento a corda da lui ricostruito in base ad accurati e approfonditi studi organologici.
“Questo prezioso intervento di Hagel farà parte del percorso espositivo della villa e costituirà per i visitatori un’occasione interessante per ascoltare la registrazione dell’esecuzione di alcuni dei rari frammenti sonori che ci sono giunti dall’antichità”, sono le parole dell’assessore provinciale alla cultura, Mirko Bisesti.
L’apertura della Villa romana di Orfeo è prevista nella seconda metà di giugno.
Gli strumenti a corda, lira e cetra, erano utilizzati nell’antichità classica dai poeti e dai virtuosi nei simposi e in occasione di cerimonie ed esecuzioni musicali. Uno scrupoloso studio filologico sulle notazioni musicali del mondo greco, ellenistico ed imperiale – si tratta di iscrizioni decifrate da papiri ed epigrafi o di trascrizioni conservate su codici medievali – ha consentito di ricostruire brani musicali che ancora oggi offrono momenti di particolare suggestione. Stefan Hagel |