Allarme alimentare in Europa per le uove contaminate dall’insetticida fipronil partite da allevamenti in Olanda e Belgio. Due dirigenti dell’azienda olandese Chickfriend, di Barnveld, sono stati arrestati mentre perquisizioni sono state effettuate in vari Paesi.
Impressionanti i numeri: 20 tonnellate di uova bollite e sbucciate vendute per la maggior parte in bar e in negozi di alimentari della Danimarca; una tonnellata – mai arrivata sul mercato però – trovata in un magazzino nell’ovest della Romania; 700mila importate in Gran Bretagna; 21 pacchi rinvenute in un magazzino nel villaggio di Vrbove in Slovacchia. Ma l’allarme è scattato anche per Germania, Svezia, Svizzera, Spagna e Lussemburgo.
Il fipronil è un insetticida usato normalmente nei prodotti veterinari per combattere pulci, zecche e pidocchi, ma il suo utilizzo in animali destinati al consumo alimentare è vietato: in grandi quantità infatti può essere moderatamente pericoloso per la salute umana, specie per quel che riguarda reni, fegato e tiroide.
Al momento, il ministero della Salute italiano ha precisato che non risultano distribuite in Italia le uova contaminate con fipronil e non ci sono in corso casi di contaminazione. Il Codacons però ha chiesto a Ministero della Salute e Nas di attivarsi per accertare che uova contaminate dal fipronil non siano finite sulle tavole degli italiani, nemmeno attraverso prodotti trasformati.