Allarme crisi, il monito dei giovani industriali: “rischio rivolta”

Si è tenuto a S. Margherita Ligure il convegno dei giovani industriali. Durante l’incontro si è discusso sulla crisi e sul futuro dell’Italia. Un duro atto di accusa contro il governo dal presidente Morelli: “Priorità non è Imu ma tassazione sul lavoro, un anno fa Letta aveva promesso riforma elettorale in poche settimane ma non ha fatto nulla”. “L’Italia rischia la rivolta”. Questo il monito lanciato dal presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria, Jacopo Morelli, nel suo intervento di apertura al convegno annuale di Santa Margherita. “Senza prospettive per il futuro – avverte – l’unica prospettiva diventa la rivolta. Le istituzioni democratiche vengono contestate e possono arrivare alla dissoluzione, quando non riescono a dare risposte concrete ai bisogi economici e sociali”. “Chi ha la responsabilità di Governo –  prosegue – non è chiamato a ripetere quello che già si fa o a farlo un po’ meglio, ma a compiere quanto al momento nessuno fa”. Pertanto i giovani di Confindustria  invitano il governo Letta: “a dare un progetto  concreto di futuro, a disegnare l’Italia che sarà tra 10 anni”. “La capacità di visione per un leader è essenziale” dichiara ancora Morelli: “Non un governo che faccia miracoli ma che agisca sulla competitività del Paese. Miracoli no, statisti sì”.
Morelli affronta infine la questione dei tanti imprenditori che si sono suicidati:  “Oggi l’imprenditore è solo quando deve chiudere la propria azienda. Solo quando deve comunicare ai propri dipendenti il licenziamento. Solo quando si trova davanti alle ipoteche sulla casa. Troppi imprenditori sono stati soli quando hanno deciso di finirla con tutto”.

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