Dopo gli insetti, la carne e il pesce in provetta arriva anche il latte sintetico, con Israele che si appresta a diventare uno dei primi Paesi al mondo a vendere prodotti lattiero caseari artificiali, prodotti senza mucche.
L’allarme arriva da Coldiretti e Filiera Italia che a Tuttofood hanno lanciato con Assica, Assolatte, Unaitalia e Assocarni la prima alleanza contro il cibo sintetico, in occasione del convegno su “I rischi del cibo sintetico” nell’ambito della più importante fiera dell’agroalimentare in Italia a Milano. Si tratta, infatti, di un pericolo per la salute ma anche per la sopravvivenza del settore lattiero-caseario che vale oggi 55 miliardi di euro e rappresenta uno dei fiori all’occhiello del tricolore a tavola.
Oltre 300 imprenditori agricoli dalla Granda a Milano per TuttoFood. Critiche all’iniziativa israeliana di vendere prodotti lattiero-caseari nati in laboratorio.
Il Ministero della Sanità di Israele – spiega Coldiretti Cuneo, che a TuttoFood ha portato oltre 300 imprenditori agricoli dalla Granda – ha concesso alla società Remilk, che sta già producendo su scala industriale in diverse aree del mondo, di vendere al pubblico i suoi prodotti lattiero-caseari nati in laboratorio senza aver mai visto neppure l’ombra di una mucca usando il gene della proteina del latte e inserendolo in bioreattori per la crescita accelerata con un processo simile a quello usato un po’ per tutti gli alimenti creati in laboratorio, o “a base cellulare” come suggerito da FAO e OMS.
“La verità è che non si tratta di cibo ma di un prodotto ingegnerizzato, con processi di lavorazione molto più simili a quelli dei farmaci e proprio in questo ambito devono essere valutati” afferma il presidente di Coldiretti Cuneo Enrico Nada, nel sottolineare che “nei prodotti a base cellulare si utilizzano ormoni che invece sono vietati negli allevamenti europei dal 1996”.