Oggi vertice a Bruxelles tra Francoise Hollande e Angela Merkel per discutere di una politica migratoria europea da sottoporre a metà ottobre a tutti i partner in un vertice a Parigi. L’allarme è stato lanciato dalla Merkel che ha annunciato un afflusso record di rifugiati in Germania che saranno 800mila entro la fine dell’anno. Da Bruxelles, tedeschi e francesi vogliono fare pressing su un’Unione europea considerata troppo in ritardo sulle emergenze. Italia e Grecia, in prima linea a causa della loro posizione geografica, chiedono un aiuto europeo per creare zone di transito per i rifugiati in arrivo. Questo avrà naturalmente un costo per l’Unione europea. Merkel e Hollande dovranno, nel corso dell’incontro, preparare il campo per il summit sulle migrazioni previsto a novembre a Malta tra Unione Europea e Africa. I francesi, che continuano a rifiutare l’ingresso dei rifugiati in provenienza dall’Italia alla frontiera di Ventimiglia, spingono per la creazione di centri di smistamento per le richieste di asilo nei paesi di arrivo degli immigrati. In realtà sulla questione migratoria l’Europa non c’è e la questione degli immigrati, dei flussi, dell’accoglienza è un problema di tutto il Continente ed è ingiusto scaricarlo sull’Italia. Paolo Gentiloni, ministro degli Esteri, vede che se non si mette ordine ai flussi rischia di saltare Schengen e la libera circolazione delle persone in Europa. Gli immigrati in Italia provengono dalla Libia e vengono da tutta l’Africa. Quelli che scelgono la via balcanica, greca e turca sono per lo più siriani e famiglie provenienti dall’Iraq e dall’Afganistan. E’ singolare che l’Italia, pur essendo la nazione più investita dal dramma, non prenderà parte al summit di oggi tra Merkel e Hollande.
Cocis