Torna alla ribalta il caso del Ponte Morandi, con la Guardia di Finanza che ha avviato una serie di perquisizioni nelle sedi di Autostrade Spa e della Spea. Sul filone delle indagini sul crollo del cavalcavia, gli inquirenti sarebbero arrivati a individuare altri ponti non sicuri.
Si tratterebbe, stando alle indiscrezioni, di cinque infrastrutture che presenterebbero diverse criticità.
Le perquisizioni della Guardia di Finanza hanno interessato le sedi di Genova, Milano, Bologna, Firenze e Bari. Stando alle indiscrezioni emerse, l’operazione delle Fiamme Gialle sarebbe collegata ad altri ponti a rischio crollo forse per una mancata o non corretta manutenzione da parte delle autorità competenti. L’operazione si inserisce nell’ambito delle indagini sul crollo del Ponte Morandi che avrebbe portato gli inquirenti a scoperchiare un vaso di Pandora sulla gestione delle infrastrutture in Italia.
Dopo il tragico crollo del cavalcavia sul Polcevera, infatti, la questione legata alla sicurezza delle infrastrutture è venuta alla ribalta. In pochi mesi sono venuti alla luce diversi casi di ponti e strade in condizioni pericolose o comunque preoccupanti. Dei tanti casi emersi, cinque avrebbero meritato le attenzioni degli inquirenti, intenzionati ora a fare luce sulla situazione per evitare e prevenire nuove potenziali tragedie.