Il Governo di Berlino ha deciso di chiudere il proprio consolato e una scuola tedesca a Istanbul a causa di in un allarme terrorismo. Secondo la Dpa, il consolato ha inviato una mail ai propri connazionali nella città turca spiegando che la decisione è stata presa dopo una segnalazione “non verificabile”. Si tratta di una misura ”precauzionale”, visto che domenica almeno 37 persone sono rimaste uccise in un attentato kamikaze ad Ankara, rivendicato dal gruppo curdo dei ‘Falchi per la liberazione del Kurdistan’ (Tak).
Nel comunicato postato su Internet si spiega che l’azione è stata compiuta per vendetta rispetto alle operazioni militari in corso contro i curdi nel sudest della Turchia e che aveva l’obiettivo di colpire le forze di sicurezza, non civili. I ‘Falchi per la liberazione del Kurdistan’ hanno rivendicato anche l’attacco dello scorso 17 febbraio ad Ankara contro un convoglio militare che ha fatto 28 morti e quello del dicembre del 2015 all’aeroporto Sabiha Gökçen di Istanbul costato la vita a una persona.
Il gruppo è nato da una scissione dal Pkk che risalirebbe a più di dieci anni fa. Le autorità turche accusano il Tak di essere legato al Pkk, mentre il Pkk nega di avere il controllo dell’organizzazione. A gennaio, invece, 12 turisti tedeschi hanno perso la vita dopo che un attentatore suicida si era fatto esplodere a Istanbul. L’attacco era stato rivendicato dal sedicente Stato Islamico (Is).