Piume di struzzo, paillettes, perline e abiti da sera. Ma soprattutto le sue adorate pellicce in visone, cincillà, volpe ed ermellino imperiale, passando per gioielli, guanti e una collezione sterminata di cappelli. Della sua passione per la moda non ha mai fatto mistero, Silvana Pampanini, venuta a mancare il 6 gennaio scorso a Roma. Ora, oltre 400 oggetti tra capi di abbigliamento, mobili e complementi d’arredo verranno battuti all’asta il 5 marzo alla Galleria ‘Antonina 1890’ a Roma, dopo essere stati esposti al pubblico dal 2 al 4 marzo. Molti i capi vintage che finiranno all’incanto, uno scrigno prezioso dei tesori appartenuti alla diva, indiscussa ambasciatrice della moda dell’epoca, ed espressione dell’alta classe e dello stile. Ne sono testimonianza le tante mise vintage presenti in mostra, che vanno dal corpetto in seta verde incrostato di perline firmato Capucci, agli abiti da sera bordati in piume di struzzo di Egon von Furstenberg, passando per le creazioni di Valentino, Laura Biagiotti, Lancetti, Yves Saint Laurent ed Emilio Pucci. Di pellicce, in particolare, ne aveva di tutti i gusti, ogni film se ne regalava una. La prima, un visone color rosa antico, poi un persiano e i breitschwanz, modelli piuttosto sportivi adatti alla giovane età. Poi visoni di tutti i generi, cincillà, leopardo, ocelot, tigre. Non mancano i tanto amati cappelli, la maggior parte eseguiti per l’attrice daClelia Venturi, le elegantissime borse in coccodrillo, pelle e cavallino firmate Gucci, Chanel, Fendi e Dior, i guanti e i preziosi foulard.