Le persone che starnutiscono nel mondo sono circa 400, fra i più colpiti sono i bambini (15 su 100 in Italia), anche se il più delle volte, nei giovanissimi non si arriva a riconoscere da subito la malattia e ad avere una diagnosi ben precisa. Il dato è emerso da un convegno tenutosi sulla rinite allergica nell’infanzia, presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Nonostante la rilevanza del dato a livello internazionale che, come spiegano gli esperti del Bambino Gesù imporrebbe di inserire la rinite allergica nell’elenco delle malattie non infettive stilato dall’Onu, oggi questa forma di allergia resta una delle più sotto diagnosticate dell’infanzia, anche perché, come spiega Alessandro Fiocchi, responsabile dell’Unità di Allergologia del Bambino Gesù, ”spesso uno dei sintomi più comuni, il naso chiuso, viene associato alla costituzione stessa dei bambini”. Invece i genitori devono tener conto di cinque particolari ‘spie’: occhiaie, alito cattivo, prurito e sangue dal naso, oltre che frequenti starnuti. In questi casi – conclude l’esperto – la prima cosa da fare è rivolgersi al pediatra, che stabilirà se è bene fare i test allergici.
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