Amadeus durante la finale di "Sanremo Giovani", Sanremo, 19 dicembre 2019. ANSA/RICCARDO DALLE LUCHE

Amadeus e Festival di Sanremo all’impronta degli sconosciuti

Il Festival di Sanremo 2021 comincia a prendere forma. Amadeus ha scelto, in una rosa di circa 300 brani, i 26 Big che saranno in gara a marzo (dal 2 al 6, pandemia permettendo) e che sono stati annunciati durante la serata finale di Sanremo Giovani, che ha anche assegnato gli otto pass per la gara delle Nuove Proposte.

Il Festival di Sanremo 2021 comincia a prendere forma. Amadeus ha scelto, in una rosa di circa 300 brani, i 26 Big che saranno in gara a marzo (dal 2 al 6, pandemia permettendo) e che sono stati annunciati durante la serata finale di Sanremo Giovani, che ha anche assegnato gli otto pass per la gara delle Nuove Proposte.

Tra i papabili ricorreva anche il nome di Achille Lauro, che avrebbe centrato la terza partecipazione. In gara non ci sarà, ma sembra che Amadeus lo abbia comunque voluto accanto a sé sul palco. L’eclettico artista dovrebbe portare all’Ariston le sue capacità camaleontiche, arricchendo con le sue performance almeno una delle cinque serate del festival. Così come anche Elodie. A Diodato, vincitore dello scorso anno, ma privato – causa Covid – della partecipazione all’Eurovision, potrebbe essere affidato l’onore di aprire la manifestazione.

Un festival con un’età media molto bassa, nel quale molti Big (come la 18enne Madame, il 19enne Random o il 23enne Fulminacci) sono anche più giovani delle Nuove proposte. Una scelta, quella di Amadeus – conduttore e direttore artistico -, basata soprattutto sugli ascolti digitali, che qualcuno non ha gradito. Come Morgan, che ha protestato platealmente finendo così escluso dalla giuria televisiva di Sanremo Giovani (fuori anche i Jalisse, che da qualche anno tentano senza successo di tornare all’Ariston). L’artista, che un anno fa in diretta fu protagonista di una lite furibonda con il collega Bugo (lui sì, nei 26), che costò ad entrambi l’esclusione, da qualche giorno ha preso di mira il direttore artistico, reo a suo dire di essere stato “offensivo e scorretto”, con post e video di fuoco sui social. Buona ultima, una lettera aperta per dire: “ancora una volta mi trovo offeso, scacciato, punito nonostante la mia buona fede e la mia voglia di collaborare”. “Amadeus – prosegue l’ex leader dei Bluvertigo – mi ha invitato lui alla gara poi ha disprezzato la mia musica, ha deciso di dare spazio e visibilità a chi ha goduto subdolamente e ha beneficiato della mia presenza e della mia forza, cioè Bugo”. Amadeus – che per ora non ha replicato – ha dovuto parare anche la bordata arrivata da Bruno Vespa,  visibilmente irritato per il ritardo (intorno all’1) con cui ha avuto la linea per il suo Porta a Porta. “Il programma che ci ha preceduto doveva essere di importanza eccezionale per farci andare in onda a quest’ora…”.

Polemiche che non dovrebbero distogliere l’attenzione dagli otto giovani che sono riusciti ad approdare al festival. Sei da AmaSanremo (Gaudiano, Folcast, Greta Zuccoli, Davide Shorty, WrongOnYou, Avincola) e due da Area Sanremo: Elena Faggi e Dellai (i fratelli gemelli Luca e Matteo). Ragazzi con i piedi per terra e le idee chiare. Consapevoli che la carta Sanremo pescata dal mazzo non è un punto di arrivo, ma sicuramente un’opportunità da giocarsi nel migliore dei modi. Per tutti, indistintamente, la vittoria è già essere arrivati su un palco così importante. “Mi aspetto di continuare a fare quello che sto facendo. La direzione che ho preso sembra quella giusta”, dice il 28enne romano Folcast. Romano (dei Castelli) è anche il 30enne WrongOnYou. “La scuola romana è tornata un po’ in voga. I romani stanno a Sanremo Giovani – scherza -, come i solfiti alla romanella frascatana”. Lui, che già macina dischi e contratti, rifiuta di essere considerato il favorito. “Troppe sfighe nella vita”. Nessuna rivalsa sui colleghi più giovani, finiti tra i Big. “Se lo sono meritato”, ammettono entrambi candidamente. Dalla Capitale arriva anche il 33enne Avincola, che l’anno scorso era arrivato a un passo dall’Ariston. “Ho vissuto questo anno con molta calma, mi interessava che arrivasse il pezzo. Paura? No, devo solo star lontano dal casinò”. Solo due le ragazze: Elena Faggi e Greta Zuccoli. “E’ un punto di partenza – dice Elena, classe 2002, che collabora con il fratello Francesco (insieme si presentarono nel 2017 a Italia’s Got Talent) -. I talent? Sono una strada, ma vogliamo essere etichettati per le nostre canzoni, non per quello”. Greta Zuccoli, che a 22 anni conta già collaborazioni con Damien Rice e con Diodato ed è amante del cantautorato classico, proprio dal vincitore dell’anno scorso ha ricevuto qualche consiglio: “mi ha detto di essere me stessa. Io, che ascolto musica folk, Massive Attack, Mina e Patty Pravo, sto cercando di mettere insieme tutte le influenze”.

Da Area Sanremo anche i gemelli 24enni Luca e Matteo Dellai, studenti universitari con la passione della musica, più estroverso il primo, più timido il secondo. “Il fatto di essere gemelli deve essere un di più rispetto alla nostra musica: non vogliamo puntare su quello”, dicono, raccontando di ascoltare Guccini e Jovanotti, Dalla e Battisti. A chiudere il cast degli otto il 29enne Gaudiano, che ha portato un brano in cui parla del padre morto di tumore: “Sono qui per lui, per quello che mi è successo, ma lui mi ha lasciato l’amore per la vita”, e Davide Shorty, 31 anni, già conosciuto per la partecipazione a X Factor. “La differenza è che lì indossavo dei panni di altri, ora indosso un vestito che ho cucito e che mi calza a pennello. Ho imparato a volermi bene”.

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