Amanda Knox: “Vittima di una vicenda surreale, riconsideratemi una persona”

La morte di Meredith, il calvario del carcere, l’agognata assoluzione. La vita reale sembra a tratti mescolarsi alla fantasia di un bravo regista di gialli,in  ‘Waiting to be heard’ (Aspettando di essere ascoltata), il libro, una sorta di memoria autobiografica, scritto da Amanda Knox.

Ed oggi, nella sua prima intervista esclusiva dall’uscita del manoscritto, la ragazza si concede alla prima intervista tv: “Mi piacerebbe essere riconsiderata una persona: tutto quello che mi è accaduto è stato surreale, ma sarebbe potuto capitare a chiunque”.

Il suo colloquio con la star della Abc Diane Sawyer sarà trasmesso integralmente martedì sera, ora della East Coast. Ma la rete ha diffuso alcune anticipazioni, in cui la giovane americana, capelli sciolti, trucco appena accennato, maglietta verde senza maniche, ricorda tra le lacrime la sua esperienza davanti la Corte di Perugia: “Ero nell’Aula del Tribunale quando mi hanno chiamata ‘diavolo’. Voglio dire, una cosa è leggere certe cose sui media, un’altra sedere davanti alla Corte, mentre combatti per salvarti la vita e la gente ti chiama ‘diavolo’. A tutti gli effetti – continua Amanda – a prescindere se fosse vero o no, io ero un’assassina. E ho dovuto convivere con l’idea che questa sarebbe stata la mia vita futura”.

Circa redazione

Riprova

“The EBRAINS-Italy Research Infrastructure for Neuroscience challenges”: verso una grande infrastruttura di ricerca europea

Napoli. Villa Doria d’Angri, location elettiva per i convegni di livello in ambito universitario, ospita …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com