‘American Buffalo’ di David Mamet, va in scena al Teatro Bellini di Napoli dal 14 al 19 novembre, con la regia di Marco D’Amore

‘American Buffalo’ di David Mamet, con traduzione Luca Barbareschi e adattamento di Maurizio de Giovanni, va in scena al Teatro Bellini di Napoli dal 14 al 19 novembre prossimi. Regia di Marco D’Amore, con in scena Marco D’Amore, Tonino Taiuti e   Vincenzo Nemolato Scene di Carmine Guarino,  costumi di Laurianne Scimemi.  Luci di Marco Ghidelli e sound designer di Raffaele Bassetti. Produzione, Teatro Eliseo.

‘American Buffalo’, è un testo del 1975, scritto dal premio Pulitzer David Mamet, del quale ricordiamo anche una  trasposizione cinematografica interpretata da Dustin Hoffmann,  è la storia di un fallimento. È racconto da bassofondo, di slang e male parole, di botteghe maleodoranti e vestiti sdruciti È apologia della deriva: tre esseri umani e un piano improbabile destinato alla rovina a cui ci si attacca con le unghie senza rinunciarci! È desiderio di rivalsa, di vita anche a costo della vita altrui.

 L’American Buffalo è una vecchia moneta da mezzo dollaro, che probabilmente vale qualcosa o forse no. Fa pensare all’incertezza del nostro tempo, alla possibilità contemplata di giocarsi tutto, la vita e la morte, con un tiro soltanto … testa o croce? E’ un grande classico e come i grandi classici fanno, costruisce ponti tra la realtà che racconta e le visioni possibili che è in grado di generare, racconta Marco D’Amore:  ‘Io, perso nel viaggio della lettura, ho visto costruirsi lentamente, davanti ai miei occhi, uno di questi ponti, che  è partito da Chicago  e, passando per l’angusta bettola di Don, è giunto a Napoli, in un vicolo in cui le ‘puteche’ (botteghe in dialetto napoletano) esistono ancora.

 Dove è ancora  possibile incontrare i ‘tipi’ descritti nel testo, ascoltarne le storie in una lingua che ricorda il famoso sound a cui si riferisce l’autore quando racconta dei suoi personaggi, una lingua di popolo che arriva direttamente dalla pancia ed esplode senza filtri, la lingua napoletana.

 C’è qualcosa di magico nello scrivere dentro un’altra scrittura, dichiara Maurizio de Giovanni: ‘E’ come navigare nel tempo e nello spazio, cercare quanto di universale e perenne ci sia in dialoghi e storie, e immaginare come sarebbero quei dialoghi e quelle storie in un altro secolo e in un altro continente. Solo questa magia consente di non sentirsi eccessivamente presuntuosi nel riscrivere un Maestro come Mamet; è anzi un tributo, un inchino deferente verso un autore che ha saputo delineare personaggi senza età e senza confini. Se poi si aggiunge Napoli, una città universo, un luogo non luogo dove tutto è plausibile e anche l’assurdo diventa semplice e possibile, allora è tutto ancora più divertente e magico. American Buffalo è successo qui e ora, non lo sapete? Ed è altrettanto esplosivo, quel racconto. Venite a vedere, e ve ne accorgerete’.

 Marco D’Amore, ormai star internazionale di ‘Gomorra’,  la serie tv tratta dal romanzo di Roberto Saviano venduta in più di 160 paesi, torna al teatro, suo primo amore, con ‘American Buffalo’:  ‘Riprendere in mano i personaggi un anno dopo è quasi metter su un nuovo spettacolo’, racconta D’Amore, che in scena, calvo e balbuziente, è ‘Ò Professore’, disgraziato che insieme a un altro balordo e a Don, robivecchi con il mito del States, progetta di rubare una moneta, che forse vale una fortuna, forse no:  ‘È l’apologia del fallimento e del crollo del mito a stelle e strisce’, spiega lui, che al fascino di Hollywood invece si dice immune: ‘Sono sempre più affascinato dal mito italiano.   Il mio sogno è affermarmi, costruire una credibilità nel mio paese. Non essere solo una meteora, ma instaurare un rapporto sincero, di fiducia, con chi viene a vedermi. Non mi sento ‘arrivato’. Nel mio mestiere è giusto fare bilanci a lungo termine. Per anni sono stato accanto a Toni Servillo, che ha raggiunto il successo a 50 anni. Me li ricordo i teatri insieme a Campobasso con 10 persone in platea. All’estero andrò solo nel rispetto e nella dignità del mio mestiere, non per dire una battuta in un film’.

Durata: 1 h e 30’ senza intervallo

 Interpreti e personaggi

Marco D’Amore                  ‘O Professore

Tonino Taiuti            Don, proprietario del negozio

Vincenzo Nemolato Guaglione

Foto di scena di Bepi Paroli

Info Spettacolo

Teatro Bellini, dal 14 al 19 novembre

Orari: feriali ore 21:00 – mercoledì e sabato ore 17:30 e 21:00 – domenica ore 18:00

Prezzi: a partire da euro 14,00 a euro 32,00 – Under 29 euro 15,00

Teatro Bellini

Teatro Stabile di Napoli

Via Conte di Ruvo, 14

Tel.  0815491266

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