Amianto, Corte dei Conti Friuli: accolta la domanda di prepensionamento di 2 dipendenti di Acegas

G.T e P.R, entrambi di Trieste, iscritti all’Osservatorio Nazionale Amianto (Ona) – Friuli Venezia Giulia, che si erano visti negare dall’Inps il diritto al prepensionamento, hanno ottenuto questo riconoscimento dalla Corte dei Conti, Sezione Regionale per il Friuli Venezia Giulia, che ha accolto le richieste formulate dall’avvocato Ezio Bonanni (presidente Una) e dall’avvocato Corrado Calacione.

Non sono le prime sentenze della Corte giuliana che è chiamata a esprimersi sui provvedimenti dell’Inps di Trieste, che continua a negare a questi lavoratori esposti ad amianto il diritto ad ottenere un pensionamento anticipato in seguito all’esposizione professionale a polveri e fibre di amianto.

L’associazione, attraverso il suo presidente Bonanni, ha chiesto all’Inps di Trieste di prendere atto degli accertamenti disposti dalla Corte dei Conti e delle numerose sentenze già passate in giudicato e di disporre il pensionamento di tutti i dipendenti del comparto.

La città di Trieste è ormai da decenni l’epicentro in Italia di un vero e proprio fenomeno epidemico di patologie asbesto correlate. Infatti, dal 1993 al 2011, sono stati censiti 956 casi di mesotelioma. È solo la punta dell’iceberg perché l’amianto provoca una serie di altre patologie, dai tumori al polmone alla laringe e all’ovaio e a quelli del tratto gastrointestinale, e poi ancora le patologie fibrotiche con le complicazioni cardiovascolari e cardiocircolatorie, un vero e proprio bollettino di guerra in questa martoriata città, crocevia dell’Europa.

Migliaia di lavoratori hanno negli anni ottenuto il riconoscimento dei benefici contributivi utili al prepensionamento non senza dover prima percorrere una lunga trafila burocratica e, in moltissimi casi, anche giudiziaria.

Eppure l’Inps continua a negare la sussistenza del rischio amianto per questi lavoratori, che quindi debbono percorrere l’azione giudiziaria.

 

Presso Acegas, come dichiarato nelle 2 sentenze, le mansioni di “manutenzione della rete aerea e sotterranea di illuminazione pubblica e di contatori elettrici” hanno comportato la diretta manipolazione di amianto.

L’Ona ora, prima di proporre ulteriori azioni giudiziarie, intende istituire un tavolo interistituzionale con il Sindaco di Trieste, la Regione Friuli Venezia Giulia, l’Inps e l’Inail al fine di ridurre il contenzioso e le spese giudiziarie, sia per gli enti che per i cittadini.

“Perché l’Inail e l’Inps non tengono conto del Registro Regionale degli Esposti? Non capisco il motivo per il quale un accertamento effettuato dai sanitari della Asl e un inserimento in un registro pubblico, non valga niente per l’Inps e l’Inail e si debba ricorrere sempre o quasi sempre al Giudice” ha sottolineato Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto.

“Questi i motivi – prosegue Bonanni – per i quali la nostra azione dovrà continuare ad essere sempre più incisiva e collaborativa con le istituzioni in Friuli Venezia Giulia come per il resto d’Italia. Non serve fare le cause, serve applicare la legge e tutelare i diritti di questi lavoratori vittime, che quindi debbono andare in pensione al più presto perché l’amianto colpisce a distanza di 30/40 anni, e che senso ha applicare a questi lavoratori la Legge Fornero quando sappiamo fin da ora che la maggior parte verrà colpita dalle patologie asbesto correlate prima del raggiungimento dell’età pensionabile?”

“Occorre tutelare la dignità della vita umana in tutte le sue forme e quindi preservarla dalle patologie dell’amianto con la prevenzione primaria: evitare tutte le esposizioni e nel territorio di Trieste anche i finanzieri sono stati esposti all’amianto, lo ricordo perfettamente, e quindi tale riconoscimento del prepensionamento deve essere oggetto di un provvedimento esteso anche ai finanzieri» ha aggiunto Antonio Dal Cin, del Dipartimento Guardia di Finanza dell’Ona.

Il capoluogo del Friuli Venezia Giulia è l’epicentro di una epidemia di patologie asbesto correlate: secondo il dipartimento di prevenzione dell’Azienda per l’assistenza sanitaria Triestina, nel 2014, sono state 107 le segnalazioni pervenute per patologie asbesto correlate. Un dato preoccupante, e in costate aumento, soprattutto se paragonato all’anno precedente in cui i casi segnalati sono stati 69.

 

Circa Luca Teolato

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