Domenica e lunedì, rispettivamente il 26 e il 27 maggio, si vota in 563 Comuni. Anche Roma si prepara al rinnovo del Consiglio comunale. Sabato si insediano i seggi. In Campidoglio sfida clou, ma i Big fanno i comizi in piazze deserte semideserte. Le Amministrative sono giunte al fotofinishin. La sfida più importante, non altro perché parliamo della Capitale, è a Roma, ma si vota anche in altri 563 comuni e in 15 capoluoghi di provincia: Ancona, Avellino, Barletta, Brescia, Iglesias, Imperia, Isernia, Lodi, Massa, Pisa, Siena, Sondrio, Treviso, Vicenza e Viterbo. Nei Comuni al di sopra dei 15mila abitanti in caso di ballottaggio, si tornerà a votare domenica 9 e lunedì 10 giugno. Novità di quest’anno è che in tutti i Comuni con più di cinquemila abitanti sarà possibile esprimere una doppia preferenza per i consiglieri, purché riguardino due candidati di genere diverso.
La lotta per il Campidoglio è senza dubbio la protagonista principale di questa tornata elettorale diciotto candidati e trentanove liste. Tuttavia la vera partita sarà a quattro. L’attuale primo cittadino Gianni Alemanno, appoggiato dal Pdl, una lista civica, la destra di Storace e Fratelli d’Italia. Per il centrosinistra Ignazio Marino, chirurgo e senatore del Pd, sostenuto anche da Sel, dal partito di Ingoia, dal Psi e da una lista civica. Marcello De Vito è il candidato per il Movimento 5 stelle. Infine l’imprenditore Alfio Marchini, appoggiato da una lista civica, considerato l’outsider della competizione.