Si sono aperte le urne alle amministrative per il turno di ballottaggio in 41 comuni italiani, di cui 7 capoluoghi: Vicenza, Massa, Pisa, Siena, Terni, Brindisi e Ancona, unico capoluogo di Regione al voto. Gli aventi diritto al voto sono complessivamente 1.340.688 cittadini.
Il primo turno del 14 e 15 maggio ha registrato la vittoria del centrodestra in quattro capoluoghi (Sondrio, Treviso, Latina e Imperia) e del centrosinistra in due, Brescia e Teramo.
Sfida tutta all’interno del centrodestra della ormai ex roccaforte rossa dell’Umbria, Terni, dove Orlando Masselli, assessore uscente di Fratelli d’Italia (35,81 per cento) è arrivato al ballottaggio con Stefano Bandecchi, presidente della Ternana, sostenuto da Alternativa popolare (28,14 per cento), di cui è il presidente nazionale.
A Massa in pista ci sono Francesco Persiani (35,28% al primo turno), sostenuto nella tornata dello scorso 14-15 maggio da Forza Italia e Lega ed Enzo Romolo Ricci (30,05%) per il centrosinistra.
Pisa, città dell’ex segretario del Pd, Enrico Letta, è contesa tra Michele Conti, sostenuto dal centrodestra, che ha mancato l’affermazione al primo turno per una manciata di voti (49,96%) e Paolo Martinelli (41,12%), ex presidente delle Acli provinciali, sostenuto da centrosinistra ed anche dai Cinquestelle.
A Siena il ballottaggio sarà tra Nicoletta Fabio, sostenuta dal centrodestra (30,51%) e Anna Ferretti, candidata del centrosinistra (28,8%).
A Vicenza la partita è tra Giacomo Possamai (centrosinistra), che ha ottenuto il 46,23% al primo turno e il sindaco uscente Francesco Rucco (centrodestra), che si è fermato al 44,06%.
Ad Ancona si sfidano Ida Simonella (41,28%) del centrosinistra e Daniele Silvetti (45,11%) del centrodestra. A Brindisi, il ballottaggio sarà tra Roberto Fusco (32,73%) del centrosinistra e Giuseppe Marchionna (44,22%) del centrodestra.
Amministrative: dove si vota in provincia di Roma e nel Lazio
Sono invece quattro per le Amministrative i Comuni del Lazio al ballottaggio. Ad Anagni è sfida tra il centrodestra guidato dal candidato sindaco Daniele Natalia, forte del 40,32% raccolto al primo turno, e la coalizione civica a sostegno di Alessandro Cardinali (24,23%). Anche ad Aprilia parte in vantaggio il candidato di centrodestra Lanfranco Principi. Forte del 46,82% delle preferenze registrate due settimane fa, dovrà però vedersela con Luana Caporaso (42,19%, meno di 1.400 voti di differenza), sostenuta da otto liste civiche e investita dal primo cittadino uscente Antonio Terra come sua erede. A Rocca di Papa il candidato sindaco Massimiliano Calcagni (centrodestra), al primo turno ha ottenuto il 42,54%, con lo sfidante Francesco De Santis (centrosinistra) fermatosi al 37,67%. A Velletri, infine, Ascanio Cascella (Fdi, Lega, Fi e una lista civica) che ha ottenuto il 44,37% sfida del candidato del centrosinistra Orlando Pocci (32,92).
Un milione e 400mila elettori chiamati al voto in Sicilia
Capitolo a parte per quanto riguarda la partita del primo turno di amministrative nei Comuni delle regioni autonome della Sardegna e della Sicilia. In Sicilia si vota in 128 Comuni, dove sono quattro i capoluoghi di provincia chiamati alle urne. La popolazione coinvolta è di 1.387.169 abitanti, di cui 301.104 anche per le elezioni dei sei Consigli circoscrizionali e dei rispettivi presidenti a Catania. Catania, Ragusa, Trapani e Siracusa. In Sicilia la soglia da superare per essere eletti al primo turno è del 40% dei voti espressi. In 113 centri (fino a 15 mila abitanti) si voterà con il sistema maggioritario, in quindici Comuni (nei quali l’eventuale ballottaggio si terrà l’11 e 12 giugno) con quello proporzionale.
In Sardegna i Comuni con oltre 15 mila residenti sono solo due, Assemini (Cagliari), e Iglesias (Sud Sardegna). Oltre ad Assemini, quello che fa parte della Città metropolitana di Cagliari è Decimomannu.