Anche Fratoianni, come Ilaria Salis, vive il gusto delle occupazioni: deve pagare da anni l’affitto all’Inps

Aver compagno al duol scema la pena, osservava Dante Alighieri. Il concetto è questo e ci dice che nonostante la loro condizione di dannati il legame che li unisce rende il tutto più sopportabile, anche le fiamme infernali. Di chi parlo? Di Nicola Fratoianni e Ilaria Salis. “La proprietà privata è sacra e inviolabile e considero scandaloso il silenzio della sinistra su queste prese di posizione”. Con queste parole Giorgia Meloni afferma un principio sacrosanto su cui tanto si è discusso nelle ultime settimane. Una vera e propria lezione nei confronti di Alleanza Verdi-Sinistra e in particolare di Ilaria Salis. Nei cui confronti il presidente del Consiglio ha mollato una bordata: “Considero vergognoso che chi viene pagato dagli italiani per scrivere le leggi stia lì a fare apologia della violazione delle leggi e che dei privilegiati occupino abusivamente delle case destinate alla povera gente”.

In aula a Montecitorio arriva il caso degli affitti che Sinistra italiana deve all’Inps per l’occupazione di una sede, come dice l’interrogazione del   deputato di FdI, Antonio Baldelli.  Il riferimento è a un debito del partito di Nicola Fratoianni che ammonta a oltre 73mila euro e che risulta anche dal bilancio 2023 di Si, dove si dà conto di quella passività in relazione a un contenzioso promosso dall’Istituto “a fronte di una asserita occupazione abusiva di un immobile di sua proprietà da parte di un circolo territoriale”.

“Nonostante un bilancio in attivo di 240.201 euro e i finanziamenti da oltre 110mila euro ricevuti da un’associazione legata al finanziere George Soros, Nicola Fratoianni non paga il debito contratto con l’Inps da oltre 73mila euro, derivante dall’occupazione abusiva di un immobile risalente ai tempi di Sel”, ha ricordato Baldelli. “Per questo ho presentato un’interrogazione al ministero dell’Interno e a quello dell’Economia e delle finanze”, ha aggiunto, facendo poi riferimento all’inchiesta di Open, firmata da Franco Bechis, che ha fatto emergere il caso.

“Fratoianni ha detto che, anzi, quel debito si trova a bilancio perché,  ‘il bilancio del mio partito per trasparenza lo ha previsto, perché noi siamo trasparenti’. Volevo ricordare a Fratoianni – ha sottolineato Baldelli – che non iscrivere un debito a bilancio è un reato e prevederlo non è un atto di trasparenza, è semplicemente previsto dalla legge”.

Secondo quanto ricostruito da Open, l’occupazione abusiva oggetto del contenzioso tra Inps e sinistra risale al 2016, quando il partito era ancora Sel, ma Fratoianni ne era sempre coordinatore nazionale. Sebbene Avs, con la candidatura e la difesa a oltranza di Ilaria Salis anche rispetto alle sue teorie sull’occupazione abusiva di immobili, sia apparsa particolarmente accondiscendente sul tema, c’è da dire che la questione dei mancati affitti attraversa trasversalmente la sinistra. Anche il Pd, infatti, ha avuto i suoi problemini con il canone delle proprie sedi, in particolare a Roma. Dopo anni di morosità, i dem hanno di recente siglato con l’Ater un piano di rientro dagli ingenti debiti accumulati, nonostante i canoni agevolati grazie a rinegoziazioni avvenute nel tempo. Un accordo raggiunto un paio di settimane fa, dopo che FdI aveva riportato il caso all’attenzione mediatica.

Meloni ha rivendicato l’attività del centrodestra contro le occupazioni abusive delle case. Ad esempio in uno dei disegni di legge in materia di sicurezza è stata inserita una norma che introduce un nuovo delitto, ovvero l’occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui, che prevede una pena detentiva da 2 a 7 anni. Inoltre le forze dell’ordine potranno procedere allo sgombero di un immobile occupato anche senza aspettare l’autorizzazione del giudice che, eventualmente, dovrà convalidarla in un secondo momento.

Dunque il capo del governo ha voluto segnare un confine ben preciso tra due punti di vista diametralmente opposti: da una parte “c’è chi combatte le occupazioni abusive e chi combatte il racket delle occupazioni abusive”, mentre dall’altra si trova chi – pagato con i soldi degli italiani – “istiga il racket delle occupazioni abusive”.

“Sì, lo confesso! Sono stata una militante del movimento di lotta per la casa che negli anni ha dato battaglia sul tema del diritto all’abitare, a Milano e in tutta Italia”: inizia così il post pubblicato sui social da Ilaria Salis nel quale l’eurodeputata di Avs tratta il tema della casa e delle occupazioni abusive, rivendicando “con grande orgoglio di aver fatto parte di questo movimento e di continuare a sostenerlo!”, dichiarazione che arrivò la cuore, e non alla tasca, di Fratoianni. Chissà se ora Avs e Ilaria Salis decideranno di saldare i propri debiti.

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