Una notizia dura quella del taglio del rating al debito pubblico italiano. Ma a pochi giorni di distanza, per il nostro paese arriva una nuova stangata. Standard and poor’s, infatti, ha tagliato anche il ‘voto’ a 11 enti locali, tra cui le citta’ di Milano, Bologna e Genova. Secondo quanto precisa una nota, l’agenzia internazionale di valutazione dell’affidabilità creditizia ha abbassato da A+ ad A, con outlook negativo, il rating dei seguenti enti locali: città di Bologna, provincia di Mantova, regione Marche, Provincia di Roma, Regione Sicilia, Regione Emilia Romagna, Regione Friuli Venezia Giulia, Città di Genova, Regione Liguria, città di Milano e regione Umbria. Per la città di Torino, invece, è stato rivisto da stabile a negativo l’outlook, mentre è stato confermato ad A il rating sul debito a lungo termine.
Inverte rotta Piazza Affari dopo un avvio negativo e vola a +3,6 per cento. Sorno le banche a permettere il rimbalzo con Intesa Sanpaolo che prende la rincorsa (+5,04%), Unicredit (+3,31%), Bpm (+3,41%). Debole Fiat (-0,5%) e pesanti Ansaldo (-3,14%) e Saipem (-3,48%).
Spread si abbassa e scende sotto i 390 punti. La settimana finanziaria inizia con un abbassamento dello spread Btp-Bund sotto i 390 punti base (a 388), con il rendimento del decennale italiano al 5,63%. Il rendimento del Bund è all’1,75%. Il differenziale tra i Bonos spagnoli a 10 anni e i corrispondenti titoli tedeschi si posiziona sotto i 350 punti, a 345,7.
E la Germania attende con ansia il prossimo cruciale appuntamento nel Bundestag, chiamato a pronunciarsi il 29 settembre sulla legge che allarga le competenze del fondo salva-stati europeo, Efsf.