Fratelli d’Italia è l’unico partito in crescita. Lo conferma l’ultimo sondaggio realizzato da Termometro Politico. Tra le forze politiche maggiori, il partito guidato da Giorgia Meloni è l’unica formazione infatti che cresce nei consensi attestandosi al 21,2%. In calo sia Pd (20,8%) che Lega (18,1%) e Movimento 5 Stelle (13%). Secondo la rilevazione Forza Italia guadagna due decimi e sfiora l’8%, stabile Azione/+Europa al 4,3% mentre la Sinistra sale al 3,4%. Seguono Italia Viva (2,5%) che precede Italexit (2,4%) e Verdi (1,9%). Chiude il Partito Comunista con l’1%. Quanto al premier Draghi la fiducia resta sotto il 50% e si attesta al 44,8%.
Sondaggio: gli italiani sul massacro di Bucha
Dal consueto sondaggio settimanale realizzato da Termometro Politico tra il 5 e il 7 marzo sono emersi anche altri dati. Quasi un italiano su due crede che i massacri a Bucha e in altre città ucraine vi siano effettivamente stati e siano responsabilità dei russi. Un 19,3% esprime dei dubbi ma conferma la sua vicinanza a Kiev. Il 13,3% non capisce lo sdegno per i massacri “in quanto gli americani hanno fatto di peggio”. C’è infine un 18,1% di persone che invece considera i massacri una messinscena per costringere la comunità internazionale a essere più dura con la Russia.
Il 43,9% degli italiani ritiene che l’informazione, nel trattare eventi come pandemia e guerra, sia troppo conformista e vicina al potere. A considerarla equilibrata è il 35,8% mentre il 16,2% pensa che l’informazione abbia scelto di dare visibilità alle posizioni radicali e complottiste per fare audience. La maggioranza degli intervistati ritiene che per raggiungere la pace servono concessioni territoriali alla Russia da parte dell’Ucraina.
Sei italiani su dieci escludono il rischio di una guerra atomica
Per il 39,2% bisogna tornare allo status quo del 24 febbraio con Donbass e Crimea in mano russa ma con Mosca che si ritira dai territori conquistati da allora, per il 12,8% l’Ucraina dovrebbe accettare che la Russia controlli i territori conquistati finora mentre per il 20,1% l’intera Ucraina russofona deve appartenere alla Russia. Infine, il 20,4% ritiene che nessuna concessione territoriale debba essere fatta a Mosca, anzi, i russi dovrebbero ritirarsi anche da Donbass e Crimea. Nonostante l’alzarsi della tensione tra Occidente e Russia, sei italiani su dieci escludono il rischio di una guerra atomica. A ritenerlo possibile è il 34,1%.