Stanno volgendo a termine le operazioni di soccorso per le piogge monsoniche che hanno devastato per 15 giorni lo stato settentrionale dell’Uttarakhand, in India. Devastazione che ha portato alla morte di moltissime persone e, dove risultano ancora disperse 3mila persone. Secondo quanto riferito dal capo della protezione civile, Piyush Rautela, “200 persone sono ancora intrappolate” nell’area di Badrinath, dove “le operazioni di recupero verranno presto completate”. Oltre 100mila persone, tra turisti, abitanti della zona e pellegrini sono state recuperate via terra e via aria dai soccorsi dopo essere rimaste bloccate tra le montagne a causa delle alluvioni e delle frane provocate dalle piogge torrenziali che si sono abbattute prima del previsto sulla zona. “La nostra attenzione è ora volta a ricostruire la vita” dei sopravvissuti, ha aggiunto Rautela, “ripristinando i collegamenti stradali e riattivando l’energia elettrica”. Ancora da accertare il numero preciso delle vittime, che secondo Vijay Bahuguna, governatore dell’Uttarkhand, “potrà difficilmente essere calcolato”.
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