Giornata di scontri quella di ieri in Egitto.Una vera e propria battaglia ha visto protagonisti la polizia militare e i manifestanti in piazza Abbaseya, in una zona centrale del Cairo. I disordini avrebbero causato la morte . di due manifestanti e di un soldato, ma la notizia al momento non è stata confermata. Certo è invece il numero di feriti, che sarebbero 129. Già due giorni fa, la stessa piazza è stata sede di incidenti che hanno portato alla morte di 12 persone, mentre un centinaio sarebbero invece i feriti. I bollettini ufficiali del ministero della sanità parlano soltanto di 129 feriti, 82 dei quali ricoverati in ospedale. Altre fonti riferiscono di 500 persone intossicate dai lacrimogeni sparati dall’esercito. Una situazione insostenibile a tal punto che il Consiglio Supremo delle Forze Armate ha ritenuto indispensabile imporre il coprifuoco nella zona degli scontri dalle 23 di stasera alle 7 di domattina. Decine le persone arrestate, mentre 170 sarebbero gli uomini coinvolti negli scontri. A dare origine alla guerriglia, i manifestanti appartenenti a gruppi politici diversi – in maggioranza salafiti simpatizzanti per il loro candidato alla presidenza escluso dalla competizione, Hazem Abu Ismail, ma anche aderenti ai movimenti 6 Aprile e Coalizione della rivoluzione – hanno cercato di superare, tagliandola, la barriera di filo spinato che i militari avevano installato ai bordi della piazza. Quest’azione ha causato la reazione dei soldati che hanno iniziato a lanciare lacrimogeni. Sassaiole: questa la reazione dei manifestanti.
. Ieri il Consiglio Supremo delle Forze Armate aveva tenuto una conferenza stampa per annunciare la propria volontà di passare il potere ad un presidente eletto subito dopo la fine delle elezioni.
Durante la conferenza stampa i generali avevano avvisato i manifestanti sul fatto che non avrebbero tollerato alcun atto di violenza contro le istituzioni e tantomeno contro il ministero della difesa. In serata i giovani del 6 Aprile e della Coalizione della rivoluzione, così come i Fratelli Musulmani, hanno dichiarato di ritirarsi dalla protesta, invitando tutti i partecipanti a lasciare la zona. La tensione tuttavia è ancora molto alta e verso la piazza è stata segnalata in marcia una colonna di blindati e carri armati. L’area è stata anche sorvolata ininterrottamente per ore da elicotteri militari mentre testimoni hanno parlato di spari uditi non lontano dal ministero della Difesa.