La Siria si prepara ad un nuovo giorno di proteste. I militanti delle opposizioni hanno invitato la popolazione a scendere nelle varie piazze del Paese. A riferirlo sono degli attivisti siriani citati dall’agenzia di stampa Dpa. “Violenti combattimenti sono in corso nei sobborghi di Rastan e al-Kussair tra uomini dell’Esercito libero siriano e forze governative” ha affermato Abu Imad, attivista siriano che si trova nel nord del Libano.
Proprio ieri dal Cairo, Kofi Annan, inviato speciale dell’Onu e della Lega Araba, ha auspicato l’avvio del dialogo tra governo e opposizioni, ha sostenuto inoltre “a Damasco chiederò al governo e alle opposizioni di lavorare insieme a noi per una soluzione che rifletta le aspirazioni del popolo siriano”. L’ attivista di Homs, Omar Homsi, ha commentato ieri “Come si può avviare il dialogo con un regime che uccide le nostre donne e i nostri bambini?”.
Secondo i Comitati di coordinamento locale in Siria, oggi nel mirino dei cannoneggiamenti delle truppe fedeli al governo di Bashar al-Assad ci sono le zone di Karam al-Zeitoun, al-Khalidiyeh e al-Bayada, nella provincia di Homs.