Ancora razzi e nuovi raid, uccisi tre bambini

Notizie contrastanti sulla crisi tra Gaza e Tel Aviv. Da una parte un alto responsabile palestinese a Gaza dice che una tregua fra i gruppi armati è possibile  “oggi o domani”.  Ma dall’altra il premier israeliano Benyamin Netanyahu, nella odierna seduta del consiglio dei ministri, parla di essere pronto a estendere le operazioni in maniera significativa.

“Stiamo infliggendo a Hamas un duro prezzo. ‘Zahal’ (forze armate) ha colpito 1.000 obiettivi terroristici, e continua in questi momenti nelle proprie attività. ‘Zahal’ è pronto per estendere le operazioni in maniera significativa”. “Il nostro è un governo responsabile, e la nostra prima responsabilità è di garantire la sicurezza dei nostri cittadini” ha detto ancora Netanyahu, che non ha fatto menzione degli sforzi in corso al Cairo per definire un cessate il fuoco a Gaza.

Nel frattempo, proseguono i raid dell'aviazione israeliana sulla Striscia e la pioggia di razzi su Israele da Gaza.

Il municipio di Tel Aviv ha dato istruzione di non interrompere le lezioni in corso nelle scuole, nonostante il fatto che anche oggi la città (per la quarta volta consecutiva in quattro giorni) sia stata bersaglio di due missili a lunga gittata lanciati da Hamas dalla Striscia di Gaza. Le scuole hanno riaperto oggi dopo la chiusura per il giorno di shabbat. Continuano invece ad essere chiuse, per prudenza, tutte le scuole che si trovano a distanza inferiore a 40 chilometri da Gaza restano oggi chiuse. La polizia israeliana mantiene un elevato stato di allerta in tutto il territorio nel timore che Hamas possa cercare di condurre attentati, partendo dalla Cisgiordania.

Sfruttando una netta superiorità tecnologica l’esercito israeliano si è oggi impadronito a Gaza della frequenza 106.7 utilizzata da radio al-Aqsa di Hamas e ha mandato alla popolazione palestinese perentori messaggi, in buon arabo. “State alla larga – è stato detto – dai miliziani di Hamas, che giocano con le vostre vite”.

L’attacco ai grattacieli utilizzati dai mass media stranieri a Gaza è stato duramente condannato dall’Associazione della stampa estera in Israele (Fpa). Gli edifici colpiti, fa notare la Fpa, erano da tempo ben noti. Fra gli uffici che vi hanno sede vi sono: la Sky News, la Mbc Tv, al Arabya, la Arf Tv e la Orf. Otto giornalisti sono rimasti feriti, secondo fonti locali: ad uno di essi, un cameraman palestinese, è stata amputata una gamba.

E intanto è in corso un’operazione degli F 16 israeliani per colpire i tunnel fra la città egiziana di Rafah e Gaza. Testimoni a Rafah hanno detto all'ANSA di avere visto gli aerei sfrecciare in cielo e sentito le case tremare per l'intensità dei colpi, lanciati sul lato palestinese.

Le autorità  egiziane hanno evacuato una scuola elementare a Rafah, nei pressi del confine con Gaza, per il timore che venga colpita per errore dai raid israeliani. La scuola, dicono fonti locali, ha tremato e i vetri sono esplosi per i colpi sul lato palestinese.

E’ alto il tributo di sangue pagato dagli innocenti a Gaza: tra ieri notte e questa mattina durante i raid israeliani sono rimasti uccisi tre bambini ed altri due sono stati gravemente feriti. Le vittime di due attacchi aerei notturni a Beit Lahiya e Beit Hanoun, nel nord della Striscia, avevano uno e tre anni. Il piccolo palestinese ucciso questa mattina nel villaggio di Bureij, al centro di Gaza, aveva appena 18 mesi, mentre i suoi fratellini, feriti gravemente, hanno 4 e 5 anni. E’ salito a 54, secondo il sito del quotidiano al-Quds, il numero complessivo dei palestinesi uccisi a Gaza dal fuoco Israele nelle operazioni in corso da cinque giorni.

Un dei razzi sparati stamattina dai miliziani palestinesi appostati nel nord della striscia di Gaza ha centrato un condominio di Ashqelon (nel Sud di Israele) e lo ha trapassato dal quarto al secondo piano. Squadre di soccorso hanno trovato fra le macerie un ferito. Negli altri appartamenti colpiti si sono viste scene di paura. Due donne anziane, che non erano riuscite a correre verso una stanza protetta mentre risuonavano le sirene di allarme, sono rimaste illese per miracolo. In totale quattro razzi sono stati sparati stamane da Gaza verso i quartieri residenziali di Ashqelon. Tre di essi sono stati intercettati dal sistema di difesa Iron Dome (Cupola di ferro). Il quarto ha provocato la devastazione del condominio.

APPELLO DA MEDIA CENTER, NON SPEGNETE INFORMAZIONE – Colpire i media a Gaza significa che, in caso di attacco di terra da parte di Israele, non potranno essere diffuse le informazioni. E’ questo il grido d’allarme lanciato dai giornalisti di diverse nazionalità che si trovano a Gaza, subito dopo il raid aereo che ha centrato la Torre dei giornalisti nel nord della Striscia, un complesso che ospita gli uffici di diverse testate internazionali, tra cui il canale televisivo al-Quds, vicino ad Hamas. Nell’attacco sono rimasti feriti 6 giornalisti e Khader Al Zahar ha perso una gamba.

“Siete giornalisti anche voi, dovreste sapere quanto è grave questa cosa”, hanno scritto i giornalisti a Gaza in una email indirizzata ai colleghi fuori dalla Striscia.” Per questo – proseguono – vi chiediamo di informare sulla situazione: fate sapere che Israele sta continuando ad attaccare la popolazione civile causando morti e feriti, il cui numero aumenta continuamente. Adesso vuole mettere a tacere anche l'informazione”. “E qualcuno ha ancora il coraggio di chiamare tutto questo "diritto alla difesa?”  “E chi li difende, i palestinesi? Chi difende la verità dei fatti?”, si chiedono allarmati i reporter della Striscia di Gaza.

Fonte Ansa

Circa admin

Riprova

Conferenza sulla solidarietà europea ad Arad, Romania

Per due giorni, il 4 e 5 settembre, la città di Arad, sita nell’ovest della …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com