Ancora spari contro stranieri: migranti feriti a Vicenza e Caserta

Due nuovi episodi di piombini sparati contro stranieri si sono verificati in provincia di Vicenza e Caserta. Un migrante originario della Guinea, di 19 anni, ha denunciato ai carabinieri di San Cipriano d’Aversa di essere stato ferito al volto da un piombino. Il ragazzo ha riportato una ferita al labbro giudicata guaribile in un giorno. Ai militari ha raccontato che, nella serata di giovedì, stava rientrando al centro di accoglienza dove risiede, quando ha sentito prima il rumore di un ciclomotore e poi uno scoppio. Un attimo dopo è stato colpito da quello che ha descritto come “un piccolo piombino”. Il giovane non è stato in grado di vedere i suoi aggressori, né il tipo di arma usato, che potrebbe essere una pistola ad aria compressa. L’episodio riferito dal 19enne è al vaglio dei militari, sul caso indagano i carabinieri di Casal di Principe.

A Cassola, in provincia di Vicenza, un operaio originario di Capo Verde di 33 anni è stato ferito da un colpo di arma ad aria compressa mentre stava lavorando su un ponteggio sospeso a 7 metri d’altezza. A colpire il giovane è stato un 40enne del luogo, che si è difeso dicendo di non averlo fatto di proposito: “Volevo colpire un piccione”. La notizia è stata riportata dal Giornale di Vicenza, l’incidente è avvenuto intorno alle 13 del 26 luglio. Il capoverdiano, dipendente di una ditta di impianti elettrici, è stato ferito nella regione lombare sinistra ed è stato soccorso e trasportato all’ospedale San Bassiano. I colpi sono stati esplosi da una carabina calibro 4,5 mm, marca Stoeger, di colore nero con ottica 3-9×40: in casa del 40enne i carabinieri hanno trovato pallini in piombo per arma ad aria compressa. L’uomo dovrà rispondere di lesioni personali aggravate ed esplosioni pericolose. La dinamica richiama l’episodio avvenuto a Roma il 19 giugno, quando un italiano di 59 anni ha ferito una bimba rom di 14 mesi che era in braccio alla madre. La piccola è ancora ricoverata in gravi condizioni all’Ospedale Bambino Gesù e rischia di rimanere paralizzata. L’uomo che le ha sparato è indagato per lesioni gravissime. Sono questi gli ultimi casi di una serie di sparatorie contro persone straniere avvenute nell’ultimo mese tra Forlì, Latina e Napoli, sempre con le vittime colpite da piombini sparati da auto o motorini in corsa. A Caserta, lo scorso 11 giugno, due cittadini del Mali sono stati aggrediti da tre ragazzi italiani, che li hanno centrati con colpi di pistola ad aria compressa gridando “Salvini, Salvini!”. Poche ore prima degli ultimi due episodi era arrivato il monito del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “L’Italia non può assomigliare al Far West, dove un tale compra un fucile e spara dal balcone colpendo una bambina di un anno, rovinandone la salute e il futuro”, ha detto il capo dello Stato stigmatizzando la “barbarie” che “deve suscitare indignazione”.

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