Andrea Rinaldi non ce l’ha fatta: l’ex giocatore dell’Atalanta è morto a 19 anni nella mattinata di lunedì, dopo essere stato colpito da un aneurisma venerdì nella sua casa di Cermenate. A riportare la tristissima notizia l’Eco di Bergamo.
Rinaldi, di ruolo centrocampista, attualmente al Legnano ma cresciuto a Zingonia, era arrivato in ospedale nel pomeriggio di venerdì dopo essere stato vittima di un malore improvviso. Il ragazzo ha lottato per la vita per tutto il weekend, prima di arrendersi lunedì mattina.
Questo il comunicato ufficiale del Legnano: “L’Ac Legnano, il mondo lilla, la città e l’intero universo calcistico oggi vivono uno dei loro giorni più sconvolgenti. Andrea Rinaldi, il nostro guerriero, ci ha lasciato. Un aneurisma lo ha strappato alla vita a 20 anni non ancora compiuti, nel fiore degli anni, con una vita davanti e una carriera che prometteva traguardi luminosi”. Rinaldi era entrato nel settore giovanile dell’Atalanta nel 2013. Ha poi giocato nell’Imolese in serie C e nel Mezzolara in D. Nell’estate 2019 è passato al Legnano, sempre in D.
Il tecnico del Legnano Giovanni Cusatis lo racconta così: “Un ragazzo a cui tutti vogliono bene e che si fa voler bene. Ci siamo sentiti qualche giorno fa, come d’abitudine chiamo tutti i ragazzi una volta a settimana, in questo periodo, per sentire come stanno, lui stava bene”.
“Mister, mi ha trovato in tempo perché sto andando a fare l’allenamento giù in giardino”, mi ha detto. Telefonate che sono un modo per stare vicino ai ragazzi, in questo momento di difficoltà per tutti. Mi piace sentire come stanno loro mentalmente, se sta bene la famiglia, se nessuno ha problemi di Covid. Abbiamo scherzato e abbiamo avuto una chiacchierata generale, come si fa tra atleta e allenatore. Non mi ha accennato a nessun tipo di problema, era sorridente”, le parole alla Provincia di Como.