‘Un passo in avanti, anche se significa fare un passo indietro.
È col cuore sanguinante che mi trovo costretto a prendere la decisione di ritirare la mia candidatura al Consiglio Comunale.
Con enorme entusiasmo avevo iniziato questo percorso, con grande euforia abbiamo coinvolto amici, conoscenti, abbiamo girato i quartieri e le piazze ed oggi, mio malgrado, non posso far altro che dire, purtroppo, che Salerno non è una città per giovani, o, almeno, per quei giovani che non hanno voglia di omologarsi ai diktat imposti da logiche egemoniche e spartitorie.
Lasciare, nonostante le buone sensazioni ed il consenso che ho tangibilmente riscontrato parlando con tanti miei concittadini, rappresenta per me un gesto politico di grandissimo valore, perché non esistono ambizioni personali o mire opportunistiche quando ci sono principi e libertà non sacrificabili.
Il progetto politico del centrodestra salernitano, che abbiamo atteso invano, non esiste, e per quel poco che si fa conoscere, non è un progetto condivisibile.
Un disegno politico ambiguo, disordinato, strutturato solo per far salva la poltrona di pochi a scapito della possibilità reale di far crescere la Destra a Salerno.
I responsabili sono sempre gli stessi, quelli che da 30 anni sono protagonisti della totale inesistenza di un’area politica di destra a Salerno, relegata a fare la conta dei topi sul lungomare o dei lampioni spenti, senza poter mai diventare vera forza di governo cittadino.
Spartizioni di piccolissime porzioni di potere raggiunte con fumosi accordi da parte di pochi, con il solo scopo di ottenere qualcosa in più da barattare sui tavoli romani; questo è quello che ho visto in questi mesi d’impegno, e questo è più che sufficiente per dire che, almeno oggi, l’agone politico elettorale non è un posto adatto a me.
Il mio impegno politico è iniziato con la mia primissima gioventù e, per storia familiare, dalla fondazione del M.S.I. a Salerno, e continuerà sempre, con amore e dedizione per questa città, per i tantissimi che non si recheranno alle urne perché non si rispecchiano in questo raggruppamento di cdx.
Questa non è una resa, anzi, è il momento apicale di una battaglia che non mi vede certo vincitore, ma che non mi vedrà mai vinto. Io ci sarò, Noi ci saremo sempre, e con Noi dovrete sempre fare i conti, perché non molleremo mai un solo metro, difenderemo la nostra posizione a qualunque costo, non abbiamo prezzo, non mercanteggiamo la nostra identità e la nostra libertà’, è la dichiarazione di Andrea Antonio Sabatino.