Singolari le esternazioni del leader del Pd al rientro dall’incontro con il Ministro delle Finanze tedesco. “Siamo pronti al dialogo con Monti per un accordo sulle riforme”. Altrettanto netta e chiara la risposta del premier uscente: “Collaboreremo con tutte le forze moderate che terranno ferme le politiche di austerity avviate”. La traduzione in italiano del politichese montiano significa tagliare le ali estreme (Lega, Sel ed Ingroia) ed aprire al Pd ed eventualmente ad un Pdl senza il Cavaliere. Ciò denota l’ingenuità politica e strategica di Pier Luigi Bersani che con le sue dichiarazioni fa chiaramente trasparire che il prossimo esecutivo potrebbe avere come premier ancora una volta il Senatore Professor Mario Monti. Ritengo che ancora una volta il vassallaggio del governo italiano etero-diretto dalle cancellerie del nord Europa, in particolar modo della Germania, viene fuori prepotentemente e nel contempo rende palese che Monti è la loro longa manus. Quindi l’Italia non solo ha perso la sovranità monetaria ma ben presto potrebbe perdere anche quella popolare che è sacra per ogni popolo ed ogni nazione.
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