In una Colonia blindata per due manifestazioni contrapposte in seguito ai gravissimi fatti di Capodanno si sono registrati disordini e scontri con le forze dell’ordine. Il corteo di Pegida (Patriotische Europäer gegen die Islamisierung des Abendlandes), movimento anti-islamista fondato a Dresda l’anno scorso, che ha ottenuto il 10 per cento alle ultime comunali della città, è stato interrotto dalla polizia per evitare escalation di violenze dopo un lancio di petardi contro le forze dell’ordine. La polizia ha riportato i manifestanti di Pegida verso la piazza sul lato nord della stazione centrale da dove il corteo era partito. La manifestazione di protesta contro le aggressioni della notte di Capodanno a Colonia era iniziata con una serie di discorsi sulla Breslauer Platz con discorsi infuocati che hanno acceso gli animi dei manifestanti. La polizia ha chiesto inutilmente a tutti i dimostranti di disperdersi me i toni dal palco di Pegida si erano fatti accesi. Un esponente della Pegida britannica ha detto: ‘L’islam è il cancro, Pegida la cura’ e ha raccolto un lungo applauso concludendo con ‘Questa è la Germania non l’Afghanistan’ e la folla ha gridato ripetutamente ‘espulsioni, espulsioni’. Testimoni della tv regionale Wdr dicono che la piazza si è comunque riempita nel corso degli interventi. Sempre secondo osservatori, alla manifestazione di Pegida erano presenti diversi rappresentanti di Hogesa, il gruppo ‘Hooligans contro i salafisti’ legato agli ultras del calcio che il 26 ottobre 2014 a Colonia si scontrò con la polizia durante una dimostrazione contro i salafisti. La polizia era presente in forze con vari mezzi, oltre a blindati anche con cannoni d’acqua, con centinaia di uomini a cavallo, mentre un elicottero ha sorvolato continuamente la piazza dove si svolgevano le due manifestazioni. Nelle stesse ore, nell’ambito delle proposte per leggi e pene più dure nei confronti degli immigrati, Angela Merkel ha presentato un documento nel seminario della Cdu, che dice che i profughi possano perdere il diritto d’asilo in caso di reati, anche per quelli in cui è prevista la sola condizionale. Meccanismo, questo, che permetterebbe di accelerare le espulsioni dei colpevoli. Angela Merkel risponde così ai fatti di Colonia, dove nella notte dell’ultimo dell’anno sono state denunciate 379 aggressioni a sfondo sessuale (il numero è stato aggiornato proprio ieri dalle 170 iniziali) a giovani donne da parte di uomini, descritti da testimoni e polizia come di origine araba e nordafricana. L’annuncio è arrivato mentre nella città della Renania si confrontavano opposte manifestazioni, una organizzata, come dicevamo, dai Patrioti europei contro l’islamizzazione dell’Occidente, Pegida, l’altra dei collettivi di sinistra, contro le violenze sulle donne ma anche contro il razzismo. Al termine del vertice della leadership dei cristiano-democratici a Magonza, Merkel ha dichiarato che i rifugiati che saranno condannati tanto alla prigione, che alla libertà condizionale, saranno espulsi dalla Germania perdendo il diritto d’asilo. ‘Se la legge non basta, allora va cambiata’, ha detto, promettendo un’iniziativa a tutela dei tedeschi, ma anche dei migranti innocenti. Quanto ai fatti di Colonia, il cancelliere ha parlato di ‘atti criminali ripugnanti’, tali da esigere una risposta chiara. Le proposte formano quella che passa già sotto il nome di ‘Dichiarazione di Magonza’, approvata dalla Cdu, e che sarà sottoposta agli alleati della Spd in Parlamento. Il testo raccomanda anche di abbassare i limiti per l’espulsione dei cittadini stranieri condannati. Secondo l’attuale legislazione, scatta per pene di almeno tre anni di prigione e la persona non deve essere in pericolo di vita nel Paese d’origine. La Cdu chiede più poteri per la polizia nel momento in cui compie controlli, il rafforzamento della videosorveglianza delle stazioni e dei mezzi di trasporto e l’aumento delle pene a chi aggredisce le forze di sicurezza o i membri dei servizi di emergenza. Inoltre, propone di inasprire le leggi contro la violenza sessuale, considerando stupro anche il rapporto ottenuto senza coazione violenta, dopo che la vittima ha espresso chiaramente il proprio rifiuto. Sanzioni penali si vorrebbero anche per molestie sessuali e palpeggiamenti. Integrazione significa rispettare i nostri modi di vivere, la nostra legge e la nostra cultura e apprendere la nostra lingua, si legge ancora nel documento, in cui il partito sollecita accordi vincolanti di integrazione, che indichino diritti e doveri tanto dello Stato che dei migranti.
Cocis