La metamorfosi della Juve Stabia. Dopo un inizio non stentato ma disastroso, con gli affanni e le amarezze che sembravano conseguenza di difetti di fondo, le vespe nell’ultimo periodo hanno iniziato a ruggire. E sì perché hanno mietuto vittime d’alta classifica come il Padova e quest’oggi il Bari (che sarebbe in alto senza la penalizzazione) e poi sono stati rifilati quattro gol alla Pro Vercelli tra le proprie mura. Un ritorno in grande stile per una squadra che si affida completamente al suo allenatore che, puntualmente parte con mille disagi all’inizio, per poi esplodere e incantare. Un po’ come è successo l’anno scorso, l’inizio faceva presagire un calvario per tutta la stagione, poi fino alla fine si è stati a ridosso della zona play off. Anche il Bari è caduto al “Menti”. Sugli scudi la prova di Mbakogu, autore di una doppietta. Il nigeriano ha fatto il Danilevicius di giornata, dopo che il lituano era stato devastante nella vittoria di Piacenza contro la Pro Vercelli con una tripletta. In sua assenza per gli impegni con la propria nazionale, ci ha pensato proprio Mbakogu a non farlo rimpiangere stendendo da solo una squadra di vertice come quella di Torrente. L’attaccante gialloblu ha sbloccato la gara nel primo tempo, poi nella ripresa Caputo ha pareggiato per i galletti. Ma, alla mezzora della ripresa, ancora Mbagoku ha trafitto Lamanna incendiando di entusiasmo lo stadio di Castellammare. Terza vittoria consecutiva per le vespe, che ora si affacciano nell’alta classifica, e ormai la società è consapevole che, pur paventando sbandamenti continui all’inizio, poi l’esperienza di Braglia viene fuori. La pazienza non viene piegata dallo scoramento quando le cose vanno male, e assecondando i tempi del proprio tecnico, la Juve Stabia sa che le soddisfazioni prima o poi arrivano. C’è voluto un bel po’, ma ora la squadra mostra smalto e caparbietà, anche dopo aver subito il gol del pari, ha trovato la forza per ritornare in vantaggio e conquistare l’intero bottino. Piovono i primi applausi per questa squadra che si può candidare ad un campionato di ottimo livello e, mantenendo sempre un profilo basso, veramente si può sperare di fare grandi cose. Naturalmente senza dimenticare che il periodo nero che adesso sembra alle spalle, deve rappresentare sempre una sirena costante affinché non ci sia autocompiacimento in momenti più floridi. Nell’altro anticipo di giornata, il Novara ha ridimensionato il Brescia. Al “Piola” hanno dominato i piemontesi che si sono imposti con il risultato di 4-2. Un Caracciolo in grande spolvero non è riuscito ad evitare il ko per i suoi, gli uomini di Tesser sono apparsi subito più aggressivi e intenzionati ad aggiudicarsi la posta in palio. Mehmeti e Gonzalez hanno fatto subito la voce grossa, così l’Airone delle rondinelle ha provato a rialzare i suoi e, anche dopo l’autorete di Stovini, sempre lui ha tenuto in partita i suoi. Ma allo scadere Baclet ha chiuso i giochi facendo pendere la contesa nella direzione degli uomini di casa che possono rilanciarsi in classifica dopo che finora il cammino è stato caratterizzato da più ombre che luci.
Maurizio Longhi