E’ in corso da questa mattina una maxi operazione antiriciclaggio che vede coinvolti i casinò di Campione d’Italia, Sanremo e Saint Vincent. L’indagine è, in fase di verifica è condotta dai centri della Direzione Investigativa Antimafia Dia e mira ad accertare, in modo particolare, l’eventuale infiltrazione della criminalità organizzata. Dai primi riscontri è risultato che tra i frequentatori del Casinò di San Vincent vi sarebbero alcuni personaggi appartenenti alla ‘ndrangheta, già emersi nell’indagine Minotauro della Dia di Torino sulle infiltrazioni della criminalità organizzata in Piemonte. Questa mattina gli uomini della Dia sono entrati nei casinò di Venezia, Sanremo, Campione e San Vincent, ed hanno iniziato a acquisire tutta la documentazione utile al fine di verificarne eventuali casi di riciclaggio di denaro provento di attività illecita. Circa 60 i nomi nella lista della Dia che potrebbero in qualche modo inficiare la legalità delle case da gioco nel mirino della Direzione distrettuale Antimafia. A Saint-Vincent, in particolare, l’attenzione degli investigatori si è concentrata su 10 nomi, coinvolti nell’indagine sulla ‘ndrangheta denominata ‘Minotauro, della Dia Torino. Di questi, quattro sono risultati clienti del casinò, tra cui i fratelli Bruno e Giovanni Iaria e Giovanni Catalano. Dalla casa da gioco veneziana giunge la smentita da parte dell’amministratore delegato: “Il Casinò di Venezia – ha affermato Vittorio Ravà – ha dato come sempre la massima disponibilità e collaborazione, nei confronti dell’attività della nostra casa da gioco non c’è nessun controllo in atto”.
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