Antisemitismo, in un convegno alla Camera con un odiatore di Liliana Segre

Partiamo da Nicola Quatrano, ex avvocato e magistrato, che su Twitter aveva postato una foto della senatrice a vita, Liliana Segre, sottolineando la “psicopatia biblica di Israele”, citando uno storico antisemita.

È stato accusato di aver fatto dei post contro Liliana Segre e varie sortite social dal sapore filoputiniano, ma  Nicola Quatrano – oggi avvocato, fino al 2018 noto magistrato, ha lavorato alla cosiddetta Tangentopoli napoletana – doveva essere alla Camera per una conferenza stampa dal titolo “Palestina tra disinformazione e propaganda”. Quatrano, che è stato anche avvocato di Imane Fadil – ex modella e testimone chiave nel processo Ruby ter, morta in circostanze improvvise – sarà solo uno dei tanti a intervenire nel corso di questo incontro, organizzato a Montecitorio da Arci, Amnesty, Assopace Palestina e Aoi.

Nicola Quatrano,  alla Camera al fianco di diversi deputati di sinistra, tra i quali Laura Boldrini, come relatore di un convegno organizzato in collaborazione con l’Intergruppo parlamentare per la Pace tra la Palestina e Israele. A denunciare l’incredibile circostanza sono stati i deputati di FdI e in particolare i membri della Commissione contro l’odio che della senatrice porta il nome.

“Apprendiamo che martedì alla Camera dei deputati si terrà un convegno organizzato in collaborazione con l’Intergruppo parlamentare per la Pace tra la Palestina e Israele. Sull’invito notiamo la presenza dell’avvocato Nicola Quatrano. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà alla senatrice a vita Liliana Segre, presidente della Commissione, per i vergognosi attacchi e le parole, da condannare, che Quatrano le ha rivolto sui social”, si legge nella nota di FdI, nella quale si ricorda il contenuto del post che l’avvocato scrisse su X lo scorso marzo. “Ci auguriamo che tutte le forze politiche prendano le distanze da queste vili parole espresse nei riguardi della Segre. Che cosa dicono al riguardo Laura Boldrini (Pd), Stefania Ascari (M5S) e Franco Mari (Avs), tra i partecipanti all’evento? Ci aspettiamo una risposta”, è la conclusione della nota di FdI.

In quel post, secondo quanto ricordato da FdI, si leggeva: “Segre (con foto della senatrice a vita) sostiene Guyénot, a proposito della psicopatia biblica di Israele, che il tratto più caratteristico dello psicopatico è la completa assenza di empatia e, di conseguenza, di inibizione morale nel nuocere agli altri, unita alla sete di potere”.

Non si tratta dell’unica esternazione di Quatrano. In un articolo per il blog “Osservatorio internazionale per i diritti“, l’avvocato, al netto di una clamorosa omonimia e visione simile, scrive che “lo scopo ultimo di Israele, e del sogno sionista, è quello di “giudaizzare” la Palestina, liberandola dai suoi abitanti palestinesi. Chi si oppone attivamente a questo progetto diventa prigioniero politico palestinese. Questi sono dunque le vittime di un progetto di sostituzione di un popolo ad un altro autoctono, in un territorio nel quale il primo, l’occupante, pensa di avere dei diritti per concessione divina. Oggi Israele è uno Stato razzista e xenofobo, ma continua a essere esaltato come l’Unica Democrazia del Medio Oriente”, quindi parla di, “omicidi mirati, pratica che Israele condivide con le cosche mafiose e le gang della droga, ma anche con gli Usa. Si tratta di esecuzioni decise, senza processo e senza contraddittorio, in qualche segreta stanza, senza altra procedura che non sia quella di premere un grilletto (o un detonatore) contro il condannato”.

FdI aveva anche chiesto al presidente della Camera, Lorenzo Fontana, di revocare la concessione dell’uso della sala e il relativo patrocinio. La presidenza della Camera ha chiarito che “le conferenze stampa si svolgono sotto la piena e unica responsabilità dei deputati, o dei gruppi, che ne curano la prenotazione, e che rispondono dei contenuti, e dei partecipanti ad esse, sotto ogni profilo. La Presidenza della Camera, alla luce di ciò, e come costantemente sottolineato anche in passato, non svolge alcun sindacato di merito, né sui contenuti né sui partecipanti. La Presidenza della Camera – si legge poi nella nota – coglie anche questa occasione per esprimere completa vicinanza e assoluto rispetto per la Senatrice Liliana Segre”.

Riguardo  la conferenza stampa annunciata per oggi dall’intergruppo parlamentare per la pace tra Palestina e Israele, che prevede al tavolo l’ex magistrato e avvocato Nicola Quatrano, autore di un tweet sulla “psicopatia biblica di Israele” con foto di Liliana Segre a corredo del suo commento. Dopo la denuncia di Fratelli d’Italia, che invitava Pd e Avs a prendere le distanze, Quatrano ha fatto un passo indietro, facendo sapere che non ci sarà. Mentre Laura Boldrini finalmente ha battuto un colpo.

Laura Boldrini, ex presidente della Camera,  ha scritto un messaggio alla senatrice Segre rinnovando stima e solidarietà. “Ho appena inviato alla senatrice Liliana Segre un messaggio per rinnovarle la mia stima e il mio affetto ed esprimerle solidarietà per le parole scritte, tempo fa, dall’avvocato Quatrano e di cui non ero in alcun modo a conoscenza e   prendo nettamente le distanze da quanto espresso dall’avvocato Quatrano, che non conosco, la cui presenza, prevista alla conferenza stampa  alla Camera, rimane incompatibile con la mia”.

Come postilla, tuttavia, Boldrini aggiunge una considerazione gratuita sul responsabile organizzazione FdI: “Una solerzia, quella di Donzelli, che non abbiamo visto davanti alle inequivocabili immagini delle inchieste di Fanpage sui giovani del suo partito che inneggiavano a Mussolini e a Hitler con espressioni antisemite e razziste e sulle quali abbiamo atteso ben 15 giorni prima di sentire qualche parola di critica. Vede, onorevole? Davanti a certe rivelazioni non bisogna tentennare”.

La Boldrini anziché chiedere scusa senza se e senza ma, è scesa sul piano sterile e puerile del gioco a rimpiattino, come se l’antisemitismo rosso non fosse un problema. Esiste un problema antisemitismo ed è anche a sinistra: lo scriveva il marito di Liliana Segre sul Corriere

Il capogruppo di FdI alla Camera Tommaso Foti definisce invece il Pd “Giano Bifronte” perché è “duro, inquisitoriale e fustigatore nei confronti di giovani che sbagliano”, mentre resta “indifferente, complice e accomodante se una propria esponente si accompagna in conferenza stampa ad un impresentabile avvocato, avvezzo ad attaccare frontalmente Israele”.

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