Sara’ un omaggio ad Annibale Ruccello,la pièce teatrale che va in scena lunedi 26 luglio ,allo ore 21, presso il Museo Diocesano di Salerno, nell’ambito della rassegna culturale “ Il Gioco Serio del Teatro ..la ripartenza” ,con la direzione artistica di Antonello de Rosa e la direzione organizzativa di Pasquale Petrosino .Un omaggio al drammaturgo napoletano ,di cui Antonello de Rosa è un cultore ed affascinato interprete delle sue opere, “Traccia di mamma” è il titolo dello spettacolo, uno spettacolo che come una lenta ed inesorabile “strada” fatto di amore, di passione di dolore, di abbracci, di baci di carezze e di bisogni di affetto, ripercorrono le vite di tutti i figli e del loro rapporto con le loro mamme .Una pièce teatrale affascinate, densa di amore e di cose no dette, da ridire o da “nascondere” .
La commedia per la regia dello stesso Antonello de Rosa, vuole essere un omaggio alle mamme, ma anche ai figli che con la mamme hanno avuto ,hanno ed avranno sempre un rapporto speciale. Annibale Ruccello nacque e crebbe a Castellammare di Stabia. Attore, regista, drammaturgo, è anche uno studioso della cultura e della lingua napoletana (partecipa al gruppo di ricerca sulla tradizione popolare campana facente capo a Roberto De Simone). Nel 1978 fonda la cooperativa Il carro e, in collaborazione con Lello Guida, comincia a scrivere e a mettere in scena i suoi primi lavori teatrali, ispirati in gran parte a materiali della cultura popolare. La sua prima opera è Il Rione, una commedia in due tempi scritta nel 1973, mentre nel 1977 scrive con Lello Guida L’osteria del melograno e, successivamente, cura alcuni allestimenti teatrali ossia nel 1979 Rottami, tratto da Eugène Ionesco), nel 1980 I gioielli indiscreti, commissionato e scritto a 4 mani da e con Arnaldo Delehaye[1], tratto da I gioielli indiscreti di Denis Diderot[2][3] (deposita alla SIAE con il titolo I gingilli indiscreti, inedita e mai rappresentata fino al 2011) e L’asino d’oro, poi ribattezzato Ipata nella riedizione del 1981, tratto dall’Asinus aureus di Lucio Apulèio Madaurense. Il suo primo lavoro autonomo è del 1980: Le cinque rose di JenniferNel 1983 scrive Weekend, con il quale vince il premio IDI under 35, e Notturno di donna con ospiti. La sua commedia Ferdinando, scritta nel 1985, vince due premi IDI: uno nel 1985 come testo teatrale, e un secondo nel 1986 (anno della sua prima assoluta a San Severo, Teatro Verdi, 28 febbraio) come miglior messinscena, allestita personalmente da Ruccello con la scenografia di Franco Autiero e interpretata da Isa Danieli, musa ispiratrice e destinataria di questo testo. Ferdinando sarà poi rappresentato in francese a Parigi nel 2000 (Théâtre du Rond-Point, messa in scena di Marcello Scuderi, con Adriana Asti), a Liegi, Théâtre Le Moderne, a Bruxelles, Union Dramatique et Philanthropique (2008).Completano la sua commediografia Anna Cappelli e Mamma: piccole tragedie minimali, presentate al Primo Premio Gennaro Vitiello nel maggio del 1986.
Nel 1986, tornando da Roma, muore in un drammatico incidente automobilistico sull’autostrada Roma-Napoli. Alla guida dell’auto c’era Stefano Tosi, attore napoletano, deceduto assieme a Ruccello
Nato a Salerno nel 1973, Antonello De Rosa Ha studiato presso la scuola internazionale di Mimo Corporeo e di ricerca sull’attore Icra diretta da Michele Monetta e Lina Salvatore ed in seguito ha frequentato la scuola teatrale dei registi Pasquale De Cristofaro e Michele Monetta, dove impara il metodo Stanislavskij e studia dizione, drammaturgia, regia e mimica corporee,oltre ad aver frequentato l’Accademia delle Bella Arti di Napoli .
Al termine della seratanell “Salotto di Gio’ di Sarno” la giornalista Erminia Pellecchia,una “penna” elegante, ironica, intelligente, capace di cogliere sempre le sfumature e le tendenze della cultura salernitana .
Degustazione offerta dall’ Associazione Pasticceri Salernitani e dal Caseificio biologico “UNICA”
Costo del Biglietto €20,00 con possibilità di abbonamento
Info e prenotazioni al 3922710524 o sulla piattaforma www.postoriservato.it