Antonio Di Pietro choc: “Mi hanno sputato addosso sull’autobus”

 

Antonio Di Pietro si confessa in una intervista a Oggi. L’ex magistrato di Mani Pulite ed ex ministro dei Lavori pubblici, racconta un episodio significativo per capire cosa è rimasto di Mani Pulite: “Pochi mesi fa, ero su un autobus a Roma, mi si è avvicinato un ragazzo che avrà avuto 15 o 16 anni. Mi ha chiesto se fossi Di Pietro. Gli ho risposto di sì, e lui mi ha sputato addosso. Poi se n’è andato”.

Continua l’ex pm: “Avrei voluto rincorrerlo per abbracciarlo e per dirgli: ma tu non eri ancora nato, al tempo di Mani Pulite, che cosa ti hanno raccontato? Questo è il punto: qual è stata la narrazione di quella storia?”. Questa confusione su quel periodo della storia italiana lo ha spinto a scrivere un memoriale: ma non da pubblicare, bensì “per lasciarlo ai miei figli”.

Di Pietro da tempo si è ritirato a vita privata nel paese natale Montenero di Bisaccia, in Molise, dove si occupa della piccola azienda agricola di famiglia. E appoggia le ragioni della protesta degli agricoltori: “L’Europa fa una miriade di regole senza tenere conto delle specificità locali. Di olio due anni fa ne ho prodotti 35 quintali, quest’anno sette. Io l’olio lo faccio come si deve, tutto a mano, e un chilo mi costa 10-12 euro: al supermercato lo compri alla metà. Le vigne sono due terzi a Montepulciano e un terzo ad Aglianico, e quest’anno non ho raccolto neanche un grappolo per via della siccità. E i 12 ettari a seminativo posso coltivarli a quello che voglio, ma non posso raccogliere niente, perché si mangiano tutto i cinghiali. Per me questa azienda è un costo. Se non avessi la pensione, non camperei”.

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