Percosse, atti di violenza, derisioni, molestie gratuite e minacce. Erano questi, secondo i magistrati, gli abusi che gli anziani ricoverati nella casa di riposo “San Francesco hospital” di Settingiano erano costretti a subire secondo quanto emerso dall’inchiesta che ha portato all’arresto di 2 dipendenti e al divieto di dimora per altri 3. L’operazione, denominata “Ti fa stare bene”, e’ giunta a conclusione delle indagini avviate dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro con coordinamento del procuratore della Repubblica Nicola Gratteri, dell’aggiunto Vincenzo Capomolla, e del pm Stefania Paparazzo, avviate dopo la denuncia di alcuni familiari di persone ricoverate. Le indagini, delegate ai finanzieri del Gruppo tutela spesa pubblica di Catanzaro, sono state condotte con l’ausilio di intercettazioni ambientali audio e video e con perizie tecnico-specialistiche di professionisti del settore sanitario. Dalle intercettazioni sarebbe emerso che all’interno della casa di riposto alcuni ospiti erano stati sottoposti a gravi e ripetuti maltrattamenti fisici e psicologici.
I maltrattamenti e le vessazioni si verificavano anche quando gli anziani dormivano. Gli ospiti erano costretti a trascorrere intere giornate in un corridoio, adibito a sala comune al piano seminterrato della struttura, seduti sulle carrozzine o sulle sedie, dove si addormentavano anche in posizione innaturale, l’uno accanto all’altro, e dove erano, comunque, costretti a rimanere immobili e non disturbare l’operatore di turno preposto alla loro sorveglianza. Al termine delle indagini, su disposizione del gip, sono stati posti agli arresti domiciliari Giuseppe Bonifacio, di 46 anni, di Vallefiorita e Antonio Rotella (53), di Settingiano. Sono stati sottoposti al divieto di dimora Antonino Massara (53), di Catanzaro, Luca Pilato (37), Santa Caterina dello Ionio e Marco Rocca marco (41), di Settingiano. Sono tutti indagati per maltrattamenti aggravati dell’aver agito approfittando delle circostanze tali da ostacolare la privata difesa ed abusando delle relazioni di ospitalita’ correlate alla natura della struttura ed all’affidamento ad essa degli anziani da parte dei familiari. Undici avvisi di garanzia sono stati notificati ad altrettante persone operanti nella struttura. Si tratta del direttore sanitario, di quattro infermieri professionali, di un’educatrice e di altri cinque operatori socio-sanitari, indagati a vario titolo per maltrattamenti, sequestro di persona e lesioni colpose.