Ape sociale, si avvicina la chiusura della prima finestra valida per richiedere la certificazione necessaria alla presentazione della domanda. Cosa fare
Si avvicina la scadenza della prima finestra per presentare la domanda per l’Ape sociale da parte di coloro che maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2023.
Come l’anno scorso, chi è in possesso dei requisiti deve rispettare tre scadenze importanti ma quella a cui prestare più attenzione è la prima, quella ordinaria, del 31 marzo: rispettandola si ha la certezza di accoglimento della domanda, se si hanno tutti i requisiti.
La seconda finestra rappresenta la seconda chance, mentre nell’ultima si rientra solo in caso di risorse residue.
Indice
- Ape sociale prorogata per tutto il 2023
- Ape sociale, i beneficiari
- Ape sociale, i requisiti
- Ape sociale, le scadenze 2023
- Ape sociale, come fare domanda
- Ape sociale, gli importi
Ape sociale prorogata per tutto il 2023
La Legge di Bilancio ha prorogato per tutto il 2023 l’Ape sociale, il trattamento di anticipo pensionistico dell’Inps. L’indennità è erogata dallo Stato, entro dei limiti di spesa, per agevolare il passaggio verso il pensionamento ai soggetti svantaggiati o in condizioni di disagio che abbiano compiuto almeno 63 anni di età e che non siano già titolari di pensione diretta in Italia o all’estero.
L’indennità viene corrisposta dall’Inps in quote mensili sino alla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia.
Ape sociale, i beneficiari
I beneficiari dell’Ape sociale sono i dipendenti pubblici e privati, autonomi e lavoratori iscritti alla Gestione separata, che siano:
- disoccupati che abbiano finito di percepire, da almeno tre mesi l’indennità di disoccupazione;
- caregiver che assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge, l’unito civilmente o un parente di primo grado convivente (genitore, figlio) con handicap grave;
- invalidi civili, con un grado di invalidità pari o superiore al 74%;
- addetti a lavori gravosi per almeno sette anni negli ultimi dieci o sei anni negli ultimi sette.
Ape sociale, i requisiti
L’anticipo pensionistico (APE) richiede i seguenti requisiti da possedere al momento della domanda:
- almeno 63 anni di età
- almeno 30 anni di anzianità contributiva per chi è disoccupato, invalido o con parenti di 1°grado con disabilità grave
- 36 anni di anzianità per chi ha svolto attività gravose, previste dalla normativa
- non essere titolari di alcuna pensione diretta.
Per le donne con figli, è prevista una riduzione del requisito contributivo minimo nella misura di 12 mesi per ciascun figlio, per un massimo di 24 mesi.
Ape sociale, le scadenze 2023
Per ottenere l‘Ape sociale occorre prima richiedere all’Inps il certificato del diritto alla pensione anticipata agevolata. L’Istituto di previdenza dopo la valutazione della domanda fornisce poi la risposta positiva o negativa. Per ottenere la certificazione e presentare l’istanza, anche nel 2023 sono state previste tre finestre temporali:
- dal 1°gennaio al 31 marzo (esito entro il 30 giugno);
- dal 1° aprile al 15 luglio (esito entro il 15 ottobre);
- dal 16 luglio al 30 novembre (esito entro il 31 dicembre).
La prima è quella ordinaria: rispettandola si ha la certezza di accoglimento della domanda, se si hanno tutti i requisiti. La seconda finestra rappresenta la seconda chance, mentre nell’ultima si rientra solo in caso di risorse residue. Per questo motivo è importante fare attenzione alle scadenze.
Ape sociale, come fare domanda
Per presentare la domanda di Ape è necessario collegarsi al portale telematico “Inps.it – Pensione e Previdenza” selezionando il servizio “APE Sociale – Anticipo pensionistico – Domanda”, in possesso delle credenziali Spid, Cie o Cns. In alternativa è possibile affidarsi anche agli istituti di Patronato.
Ape sociale, gli importi
In caso di esito positivo, l’indennità Ape sociale viene erogata a partire dal primo giorno del mese successivo all’invio della domanda. La prestazione, in caso di iscrizione ad un’unica gestione, prevede un trattamento economico di accompagnamento alla vecchiaia, o fino alla maturazione dei requisiti per la pensione anticipata, pari alla rata del trattamento pensionistico calcolata al momento dell’accesso alla prestazione, se inferiore a 1.500 euro. Se invece la rata della pensione ha un importo maggiore si riceverà un assegno di 1.500 euro.
L’importo non è rivalutabile. L’indennità viene erogata dall’Inps ogni mese per 12 mensilità annue. Nel caso di soggetto con contribuzione versata o accreditata a qualsiasi titolo presso più gestioni, tra quelle interessate dall’Ape sociale, il calcolo della rata mensile di pensione è effettuato pro quota per ciascuna gestione in rapporto ai rispettivi periodi di iscrizione maturati, secondo le regole di calcolo previste da ciascun ordinamento e sulla base delle rispettive retribuzioni di riferimento.