“Venite a Castelluccio ad ammirare la fioritura, ma non calpestate né i fiori, né le piante della lenticchia”: è l’appello che Diego Pignatelli, agricoltore e presidente della Proloco del borgo, fa, attraverso l’ANSA, ai tanti visitatori e turisti che ogni giorno salgono sul Pian Grande per vedere da vicino uno degli spettacoli più suggestivi che la natura possa regalare. “Ogni anno rivolgiamo sempre lo stesso invito di non addentrarsi nei terreni coltivati – aggiunge – ma purtroppo non serve a molto. Così subiamo dei danni e si danneggia la bellezza dei fiori”.
Per gli amanti della fotografia che vogliono entrare nel cuore dei fiori, il presidente dell’Ente suggerisce di utilizzare i “corridoi” che si creano tra un appezzamento di terreno e l’altro, “ma sempre facendo molta attenzione”.
La fioritura a Castelluccio, paese dei Sibillini distrutto dal sisma del 2016, di fatto è iniziata con la nascita delle specie spontanee. Il clou è però atteso tra fine mese e inizio luglio.