Borse europee in lieve miglioramento ma in ordine sparso dopo la pubblicazione dei principali dati macroeconomici dagli Stati Uniti, tra i quali le richieste di disoccupazione: il listino peggiore, in attesa dell’avvio di Wall Street che ha futures sulla partenza negativi, resta Francoforte in calo di un punto percentuale, seguito da Parigi (-0,8%), Milano (-0,1%) e Londra, che si muove attorno alla parità. Il mercato azionario migliore è quello di Madrid (+0,3%) dopo l’asta dei titoli di Stato spagnoli da 5 miliardi, con Madrid che è stata la prima a muoversi nel 2019.
In Piazza Affari, che come le altre Borse accusa ancora la pesantezza dell’hi tech dopo il warning di Apple, sempre molto male Stm (-9%), con Prysmian e Moncler e che cedono il 3%. In chiara controtendenza Unipol (+2,6%) e Tim, che sale del 2,4%.
Nelle contrattazioni che precedono l’apertura di Wall Street i titoli Apple perdono l’8,40%. Il calo e’ stato innescato dalla revisione al ribasso delle stime per i ricavi in seguito al rallentamento dell’economia della Cina e della domanda di iPhone nel paese.
Apple rivede al ribasso le stime per il primo trimestre dell’esercizio fiscale, puntando il dito sulla debolezza economica della Cina e sul rallentamento delle vendite di iPhone nel paese. Per i tre mesi che si sono chiusi il 29 dicembre – il trimestre delle festività di Natale, uno dei più importanti per Apple – Cupertino stima ricavi per 84 miliardi di dollari, ben al di sotto dei 91 miliardi attesi dagli analisti e degli 89-93 miliardi stimati in precedenza dalla società. Immediata la reazione del titolo in Borsa, che arriva a perdere oltre l’8%.