Le autorità americane sono riuscite ad accedere all’iPhone del killer di San Bernardino senza l’aiuto della Apple. Il Dipartimento della Giustizia americano non procederà dunque con l’azione legale intentata contro la casa di Cupertino che sin dall’inizio si era detta contraria ad intervenire per ragioni di privacy.
Lo sblocco del telefono di Syed Farook è stato possibile grazie “al recente aiuto di una terza figura”, la cui identità non è stata tuttabia divulgata, ha spiegato il procuratore federale della California centrale Eileen Decker. Non è chiaro quale sia il metodo individuato dagli agenti federali, secondo un secondo funzionario di polizia che ha parlato a condizione di chi di anonimato ai giornalisti in una conference call, una società esterna il governo ha fornito all’Fbi i mezzi per entrare nell’iPhone.
“Dal punto di vista legale non è detto che la battaglia sia finita”, ha tuttavia spiegato al New York Times, invece, Esha Bhandari, avvocato della American Civil Liberties Union (Aclu), sottolineando che il governo potrebbe rifiutare di condividere le scoperte con la Apple, decidendo che l’informazione è “top secret”.