Come noto la nave Aquarius ha lasciato alle ore 21 di ieri sera la posizione dove si trovava da due giorni – 27 miglia a nord di Malta e 35 a sud della Sicilia – ed è partita in direzione di Valencia accompagnata da due navi italiane, una della Guardia costiera e una della Marina militare. Il coordinamento è in carico alla Dattilo della Guardia costiera. E’ terminato quindi il trasferimento dei migranti: a bordo dell’Aquarius, scrive ‘Medici senza frontiere’, restano 229 persone, mentre le altre 400 sono a bordo della Dattilo e di nave Orione della Marina Militare. Non sono state trasferite quindi 500 persone, come inizialmente comunicato, ma un centinaio in meno.
E’ stata una decisione presa stanotte nel vertice con il premier e le Capitanerie. Stamattina abbiamo mandato viveri, monitorato la situazione dei passeggeri per mettere in sicurezza le donne incinta ma hanno rifiutato. Stamane manderemo vedette e navi per portarli verso Valencia’. Sulla vicenda dell’Aquarius – ha detto in mattinata a ‘Circo Massimo’ il ministro Danilo Toninelli – c’è stato il giusto pragmatismo politico che prima non c’era. Nessuno prima parlava di Malta che rispondeva negativamente alle richieste di accoglienza. Non abbiamo messo in pericolo la vita di nessuno, i migranti sono stati soccorsi da navi italiane.
Dalla Spagna, che lunedì aveva accettato di accogliere la nave a Valencia, arriva una dichiarazione della ministra della Giustizia: ‘Non è questione di buonismo o generosità, ma di diritto umanitario. Ci possono essere responsabilità penali internazionali per la violazione dei trattati sui diritti umani’, dice Dolores Delgado in un’intervista alla radio Cadena Ser: ‘La situazione di queste 629 persone su un’imbarcazione al limite è critica e la soluzione alla crisi migratoria deve venire da tutti gli Stati, quelli che sono frontiera e quelli che non lo sono. È questione di umanità ma anche di rispettare gli accordi e i trattati dei quali tutti gli Stati sono parte’.
‘Nel far riferimento in maniera così generica alla categoria della violazione dei diritti umani, si rischia di banalizzarla e di non capire quando le violazioni ci sono realmente’, analizza il professor Andrea Saccucci, docente di Diritti Umani alla Cattolica di Milano e di Diritto Internazionale all’Università della Campania. Secondo il giurista, interpellato dall’Ansa, non sussistono elementi concreti a supporto di un’azione del genere, tanto meno ipotizzando responsabilità penali. Il richiamo arriva tra l’altro da un Paese, la Spagna, che pochi mesi fa è stato condannato dalla Corte europea dei diritti dell’Uomo per le espulsioni collettive da Melilla.
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini riferirà domani in Aula al Senato sulla questione. Intanto arrivano le reazioni internazionali sullo stop del governo italiano all’arrivo della nave Aquarius.
Si apre anche il caso diplomatico oltre che quello umanitario nella vicenda della nave Aquarius. I migranti verranno trasferiti a Valencia scortati da navi italiane ma Francia e Spagna vanno all’attacco accusando il nostro governo di irresponsabilità e cinismo.
La posizione del governo italiano sui migranti ‘è da vomitare’: lo ha detto il portavoce del partito di maggioranza francese La République En Marche del presidente Emmanuel Macron, Gabriel Attal, intervistato dalla tv Public Sénat. A una domanda sulla chiusura dei porti alla nave Aquarius di Sos Mediterranee, il deputato ha denunciato la posizione assunta dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, assicurando tuttavia che anche la Francia cerca una soluzione. Il presidente francese Emmanuel Macron denuncia una forma di ‘cinismo e di irresponsabilità’ da parte dell’Italia nel caso della nave Aquarius: è quanto riferito dal portavoce del governo, Benjamin Griveaux, al termine del consiglio dei ministri a Parigi. ‘La Francia fa la sua parte, ciò che è inaccettabile è il comportamento e la strumentalizzazione politica che è stata fatta dal governo italiano’ sul caso Aquarius, ha detto il portavoce del governo francese, Benjamin Griveaux.
‘Le dichiarazioni intorno alla vicenda Aquarius che arrivano dalla Francia’, si legge in una nota di Palazzo Chigi, sono sorprendenti e denunciano una grave mancanza di informazioni su ciò che sta realmente accadendo. L’Italia non può accettare lezioni ipocrite da Paesi che in tema di immigrazione hanno sempre preferito voltare la testa dall’altra parte. Il governo italiano – si legge nella nota – non ha mai abbandonato le quasi 700 persone a bordo dell’Aquarius. La nave è stata sin da subito affiancata da 2 motovedette che hanno offerto tutto il supporto necessario. Preso atto del rifiuto di Malta a collaborare e a permettere lo sbarco delle persone, abbiamo accolto un inedito gesto di solidarietà arrivato dalla Spagna. Lo stesso gesto non è arrivato invece dalla Francia, che anzi ha più volte adottato politiche ben più rigide e ciniche in materia di accoglienza.
‘Il Paese più in torto con noi è la Francia, che ha preso finora 640 immigrati ma si era impegnato per 9610 persone. Al Presidente francese dico ‘Emmanuel, se hai il cuore così d’oro come dici, domani ti daremo le generalità di 9mila migranti che ti eri impegnato a prendere’. Visto che ci danno lezioni, i francesi si prendano questa lezione’, ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, a Otto e mezzo, criticando anche la Spagna: ‘Io ringrazio Sanchez ma ricordo che loro sparano sulla frontiera di Ceuta. Io non mi sognerei mai di farlo. Il ministro dell’Interno francese, Gerard Collomb, ha avuto un colloquio con il leader del Carroccio, ricordando al ministro italiano la necessità di un approccio europeo coordinato fra gli Stati membri sul tema dei salvataggi in mare. E sulle critiche rivolte al Paese, aveva già chiarito la sua posizione in un tweet: ‘La Spagna ci vuole denunciare, la Francia dice che sono ‘vomitevole’. Io voglio lavorare serenamente con tutti, ma con un principio: #primagliitaliani’.
Per altro verso la visita di Stato del premier Giuseppe Conte a Parigi, prevista per venerdì prossimo, è ‘per ora’ confermata. E’ quanto apprende l’Ansa da fonti del governo dopo il durissimo scontro sulla questione Aquarius tra l’Eliseo e il governo italiano. Uno scontro che, secondo rumors emersi in queste ultimissime ore, avrebbe portato il premier a valutare l’annullamento del suo incontro con il presidente Emmanuel Macron. Tuttavia, spiegano le stesse fonti, a Palazzo Chigi c’è irritazione sulle parole di Macron ma la visita non è cancellata.
Intanto Italia e Germania presenteranno una proposta comune sulla protezione delle frontiere esterne dell’Unione Europea per non perdere ulteriore tempo. Lo rende noto il Viminale dopo una ‘lunga e cordiale’ telefonata tra il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini e il collega tedesco Horst Seehofer. Tra i due c’è stata ‘piena sintonia’ in tema di politiche di sicurezza e immigrazione e Salvini, dice ancora il Viminale, ha accolto con piacere l’invito del ministro tedesco ad un prossimo incontro a Berlino.
Nessuno crede” che quanto accaduto con la nave Aquarius sia solo una responsabilità italiana, maltese o spagnola. E’ una responsabilità europea e richiede una risposta europea, ha detto il commissario europeo alla Migrazione Dimitris Avramopoulos: ‘L’incidente dell’Aquarius dimostra che il nostro lavoro non è finito e non lo sarà presto. Dobbiamo essere preparati. Non ci possiamo permettere si ripeta un nuovo 2015, abbiamo bisogno di un approccio comune strutturato, con solidarietà e responsabilità condivisi’.
Il primo ministro ungherese Viktor Orban plaude alla posizione italiana affermando che si tratta di un grande momento che potrebbe davvero portare cambiamenti nella politica europea sulle migrazioni. La sua prima reazione quando ha sentito la notizia, ha detto, è stata ‘finalmente!’. E’ stato così deprimente, ha aggiunto, ascoltare per anni che le frontiere marittime dell’Europa non possono essere difese, al punto che praticamente passa la voglia di vivere.
In nottata il presidente dell’Assemblea di Corsica, l’indipendentista Jean-Guy Talamoni, ha proposto con un tweet questa notte di fornire all’Aquarius l’accoglienza di uno dei porti dell’isola. L’Europa – scrive Talamoni – deve affrontare la questione umanitaria in modo solidale. Tenuto conto della localizzazione della nave e dell’emergenza, la mia opinione è che sarebbe naturale aprire un porto corso per dare soccorso a queste persone in difficoltà.