ArcelorMittal chiude il secondo trimestre con un utile netto di 1,9 miliardi di dollari, in crescita del 56% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Per l’intero semestre l’utile del colosso dell’acciaio è stato pari a 3,1 miliardi. I ricavi sono saliti nel trimestre da 17,2 a 19,9 miliardi. L’ebitda è salito da 2,1 a 3,073 miliardi, sopra le attese degli analisti. Il debito netto è sceso a 10,5 miliardi contro gli 11,1 del marzo 2018. Il presidente e Ceo Lakshimi Mittal rileva come le previsioni per la seconda metà dell’anno sino incoraggianti e si aspetta che le attuali favorevoli condizioni di mercato continuino.
ArcelorMittal punta a fare tornare l’Ilva come il fornitore italiano leader dell’ acciaio. E’ quanto si legge nelle slide di presentazione dei risultati trimestrali del gruppo dell’acciaio secondo cui Ilva “è un’eccellente opportunità” e dove si ricorda come l’Italia “è il secondo maggiore paese consumatore di acciaio in Europa”. Il gruppo ribadisce i suoi impegni che puntano a un risanamento e a “miglioramenti ambientali” e rileva come vi siano “potenziali significativi miglioramenti” sul lato dei costi e “sinergie”. Dopo ricevuto il via libera dalle autorità europee, ArcelorMittal ricorda come la decisione per l’acquisizione da parte del nuovo governo italiano sia stata spostata al 15 settembre.