Sono stati condannati a 50 e 15 anni di carcere i dittatori argentini Jorge Rafael Videla e Reynaldo Bignone, dal tribunale di Buenos Aires. I due sono accusati di uno dei reati più atroci compiuti tra il 1976 e il 1983: il furto di bambini nati da detenuti “desaparecidos”, affidati successivamente a coppie che cambiavano la loro identità. Nel testo della sentenza, la corte federale argentina ha stabilito che i circa 500 bambini rubati alle loro madri dopo il parto – avvenuto in quasi tutti i casi in centri clandestini di detenzione, creati dai militari per torturare ed eliminare i prigionieri catturati senza mandato giudiziario – sono da considerarsi vittime di “un piano orchestrato, in base a ordini impartiti dai vertici delle giunte militari” che governarono l’Argentina durante la dittatura.
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