Sul Nagorno-Karabakh “è urgente che si cessino tutte le ostilità. C’è un rischio di gravi conseguenze e di destabilizzazione di tutta la regione”. Così il portavoce del Servizio europeo per l’azione esterna, Peter Stano, che sollecita “tutti gli attori della regione a contribuire a fermare il confronto armato. Nessuno può avere interesse” che si alimenti. E invitiamo “ad evitare interferenze dall’esterno.
Riesplode il conflitto del Nagorno Karabakh in un crescendo di violenza e tensione che rischia di allargarsi ben oltre le montagne della regione autonoma contesa e i confini dei due Stati nemici, Armenia e Azerbaigian, come ha già minacciato il premier di Erevan. La guerra congelata dal 1994 si è riaccesa improvvisamente la notte scorsa quando l’esercito azero ha bombardato le postazioni delle forze indipendentiste armene che avevano attaccato e poi ha lanciato una controffensiva. Immediatamente i separatisti armeni hanno proclamato la legge marziale e la “mobilitazione generale”. A distanza di qualche ora Armenia e Azerbaigian hanno fatto lo stesso.
“Il governo ha deciso di dichiarare la legge marziale e la mobilitazione generale”, ha scritto su Facebook il premier armeno Nikol Pashinyan. La presidenza azera, a sua volta, ha comunicato la proclamazione della legge marziale e il coprifuoco nella capitale Baku e in altre città. Assieme a quella delle armi, è iniziata subito anche la guerra della propaganda e delle accuse reciproche a colpi di comunicati e post sui social.
Incerto il numero delle vittime. Almeno 32 separatisti armeni sono stati uccisi, secondo una nota ufficiale. Almeno 15 soldati separatisti della regione del Nagorno-Karabakh sono stati uccisi oggi nei combattimenti con l’Azerbaigian, ha riferito il ministero della Difesa della provincia secessionista sostenuta dall’Armenia. Questo porta a 32 il totale dei soldati uccisi dall’inizio dei combattimenti, ieri mattina. Secondo quanto comunicato, sono morti anche cinque civili azerbaigiani e due civili armeni del Karabakh, portando il bilancio ufficiale delle vittime a 39. L’Azerbaigian non ha dato notizie sulle sue perdite militari.