È già stata ribattezzata la tassa sui morti. Secondo il disegno di legge che disciplina le attività funerarie, in questi giorni all’esame della Commissione permanente Igiene e Sanità del Senato, si dovrà applicare l‘Iva al 10% sui funerali, fino a oggi esenti. Inoltre, si dovrà pagare ‘l’affitto’ della tomba, ovvero un contributo su base annua che dovrebbe aggirarsi sui 30 euro e che dovrebbe servire a finanziare la vigilanza da parte delle aziende locali. Con la conseguenza di far aumentare i costi di un funerale anche di 200 euro. I Comuni, invece, saranno obbligati a destinare il 20% della Tasi incassata ai cimiteri monumentali affinché possano coprire i loro costi.
A denunciare la situazione è il presidente nazionale del Movimento Difesa del Cittadino Francesco Luongo: ‘Se fosse uno scherzo, sarebbe di cattivo gusto. Purtroppo non lo è’.
Tutto questo comporterà inevitabilmente un aumento dei costi dei funerali e del mantenimento dei loculi e cappelle in cui sono sepolti i nostri cari estinti, conclude l’Associazione. Se un funerale tipo, ad esempio, oggi costa in media 2.000 euro, con la nuova norma la spesa aumenterà a 2.200 euro. Sarà proprio il caso di dire: ‘Caro defunto!.