Misteriosi sono i meccanismi che attraggono una persona verso un opera d’arte. Ancor più misteriosi quando questa scintilla scatta ad un noto artista Romano per un opera non creata dalla sua mano. E’ quanto e’ successo al pittore hypnos al secolo Gilberto Di Benedetto che per aiutare un vecchio Massone in difficolta’ ne ha acquistato la proprietà. Dipinto ad olio su tavola con cornice originale del dipinto. E’ un opera interessante ( le Misure dipinto su tavola cm 70 x 50. Misure cornice cm 89 x 68). Sul retro riportata firma e anno – 5971 A.V. L. (anno di vera luce) 1971 D. C. e frase in latino. Il titolo del opera é allegoria metafisica – La frase in latino tradotta da un vescovo dice – A causa dell’abbondanza dell’amore mi sono ridotta in pura forma ma nel petto (cuore) di un uomo risorgerò. L’allegoria e i simboli utilizzati per le opere dell’arte.
Anche a tanti di voi sicuramente è capitato di avere quel particolare desiderio, quella meravigliosa voglia di assaporare e di gustare dell’ottima arte quasi come fosse un ottimo vino italiano D.O.C. Quante volte viaggiando abbiamo provato delle nuove sensazioni e delle bellissime emozioni davanti alle straordinarie collezioni dei nostri Musei o guardando qualche splendida opera esposta nei numerosi siti dell’arte che la nostra bella Italia ci offre, visto che per quanto riguarda la cultura e l’arte il nostro è il Paese in assoluto più ricco e invidiato al mondo. Chissà poi quante volte in questi nostri personali “viaggi” alla scoperta dell’arte e di nuove culture abbiamo sentito nominare termini come “Allegoria”, come “simboli nell’arte” o magari che quella che stiamo osservando è un opera allegorica. Ma che cosa vuol dire Allegoria e quali sono i simboli più usati dagli artisti sin dal passato?
L’allegoria è una figura retorica per cui un concetto viene espresso attraverso un’immagine: in essa, come nella metafora vi è la sostituzione di un oggetto a un altro ma, a differenza di quella non si basa sul piano emotivo bensì richiede un’interpretazione razionale di ciò che sottintende.
Essa opera quindi su un piano superiore rispetto al visibile e al primo significato: spesso l’allegoria si appoggia a convenzioni di livello filosofico o metafisico.
La parola “allegoria” deriva dal greco antico αλληγορία che è composto dalle parole ἀλλή più ἀγορεύω. Letteralmente queste due parole significano “un altro” e “parlare”. Quindi: parlare d’altro, leggere tra le righe, sottintendere qualcosa che non è espressamente indicato in un contesto determinato. Da ciò si può trarre pertanto che l’allegoria è quella figura retorica che esprime un concetto in altro modo.
Possiamo dire che nell’arte le allegorie che ritroviamo in numerose opere servono soprattutto a esprimere e quindi a comunicare determinati messaggi da parte degli artisti. Attraverso la realizzazione di un opera che rappresenta una allegoria si può trasmettere in modo semplificato il significato di una precisa emozione, di una idea, di un valore morale o ancora di un concetto astratto che può essere di difficile comprensione da parte delle persone.
Anche i simboli raffigurati nelle opere d’arte possono avere particolari significati anche molto diversi tra di loro in base alle civiltà e i popoli. È per questo che i simboli si situano su un piano di conoscenza diverso da quello dell’evidenza del reale. I simboli appunto devono essere studiati, decifrati e possono dar luogo a interpretazioni molto diverse tra loro.
Il comunicare attraverso delle opere che sono allegorie da parte degli artisti ha origini molto antiche e oggi sono numerose le opere di questo tipo che possiamo ammirare nei Musei del mondo. Tra di queste troviamo alcune allegorie davvero molto belle e famose che sono state realizzate da grandi maestri italiani vissuti molti secoli fa, i quali attraverso il loro talento nella pittura e il loro personale stile hanno saputo regalarci dei capolavori assoluti. In queste opere noi facilmente vediamo e intuiamo quale possa essere il messaggio lasciato dall’artista, qual’è difficile concetto volevano trasmettere attraverso la loro arte. Ed ecco che le allegorie in queste opere “trasformano” tutto. Cose astratte e “invisibili” prendono vita, le idee vengono rappresentati attraverso una “personificazione” con dei corpi fisici o degli oggetti tangibili che possono essere toccati e sentiti al tatto. Insomma non c’è più nulla di astratto e difficile da capire nell’opera grazie a questa semplificazione fatta da questi corpi di carne e ossa, dalle loro pose e dagli oggetti che insieme ci narrano una storia. Rappresentati in questo modo nelle opere d’arte, le idee e i concetti possono essere sicuramente meglio capiti, meglio decifrati o almeno intuiti dall’osservatore.
Prendiamo per esempio un opera che raffigura una donna alata come nel caso della celebre scultura dell’arte Greca realizzata nell’antichità e intitolata la Nike di Samotracia che vediamo qui sopra. Questa diventa un opera allegorica con un preciso significato. Diventa l’emblema e il simbolo della vittoria stessa per tutti i cittadini nell’antica Grecia. E questo perché riesce proprio a trasmettere e a materializzare qualcosa di astratto, l’idea della vittoria che viene rappresentata da questa bellissima donna che aleggia sul territorio. La vittoria sperata e cercata dal popolo sta arrivando ormai. Attraverso questa allegoria viene comunicato e fissato dall’artista quel preciso momento con la donna che sta per posare uno dei suoi piedi sul suolo. Con le allegorie nell’arte anche un bambino potrebbe capire meglio il significato di termini e particolari come per esempio la rabbia, l’amore, l’invidia o la calunnia. Sappiamo tutti che esistono perché li proviamo noi stessi, fanno parte dell’animo umano ma sono cose invisibili e spesso inspiegabili. Ecco allora lasciamo che sia l’artista con la sua arte e la sua magia a pensarci trasformando il tutto in allegoria.