Il Capitol di Washington, tempio della democrazia mondiale, è stato spesso al centro di manifestazioni di protesta ma l’irruzione dei seguaci di Donald Trump ha un solo precedente: oltre due secoli fa e in un clima di guerra ben più insidioso di quello di oggi. Il 24 agosto 1814 truppe britanniche marciarono sulla capitale e diedero alle fiamme il palazzo del parlamento, la residenza presidenziale e altri monumenti.
Solo una pioggia torrenziale salvò quella volta il Campidoglio dalla distruzione totale. L’incendio devastò in particolare l’ala del Senato, la più vecchia dell’intero edificio. Le operazioni legislative proseguirono peraltro senza interruzione perché il presidente James Madison trasferì i lavori del Congresso in un albergo vicino.
L’azione britannica era stata una rappresaglia dopo che gli americani avevano dato alle fiamme la capitale canadese di York (oggi Toronto)