Dopo gli scontri Forza Nuova alza il livello dello scontro. “Da domani, dal 15 ottobre, e fino a che il Green pass non verrà ritirato definitivamente la rivoluzione popolare non fermerà il suo cammino, con o senza di noi”.
Così in un comunicato gli esponenti di Forza Nuova che – commentando gli arresti nel movimento di estrema destra dopo i disordini a Roma – aggiungono: “la giornata romana fa da spartiacque tra vecchio e nuovo”. Per gli esponenti di Forza Nuova, il popolo “ha deciso di alzare il livello dello scontro”.
Arrestate, come noto, 12 persone coinvolte negli scontri a Roma. Fra gli arrestati anche Roberto Fiore e Giuliamo Castellino, rispettivamente leader nazionale e leader romano di Forza Nuova. Castellino era già stato fermato e portato in questura nella serata di sabato.
C’è anche un ex appartenente ai Nar tra i 12 arrestati. Sono accusati a vario titolo per i reati di danneggiamento aggravato, devastazione e saccheggio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. La posizione di queste persone è al vaglio della Procura della Repubblica di Roma. Sei persone sono state arrestate in flagranza, altre sei, fra i quali appartenenti a Forza Nuova, nella notte con arresto differito. Sono in corso ulteriori attività di indagine e di verifica dei filmati registrati dal personale della Polizia Scientifica, per altre condotte penalmente rilevanti per i fatti accaduti.
Sono 38 gli appartenenti alle forze dell’ordine rimasti feriti negli scontri. Tra questi un dirigente della questura che ha riportato la frattura di una costola e un operatore della polizia scientifica a cui è stato fratturato uno zigomo. Lo rende noto la Questura. Durante i servizi preventivi alla manifestazione – sottolinea la questura – sono stati intercettati ed identificati 600 manifestanti provenienti da Reggio Emilia, Padova, Mantova, Brescia, Verona, Torino, Milano, Bergamo, Pesaro Ancona, Firenze, Trieste, Bolzano, Modena, Treviso, Rovereto ed Arezzo. Controllati 56 minivan e 5 pullman e numerose moto.
“Oggi presenteremo una mozione urgente alla Camera per chiedere lo scioglimento di Forza Nuova e degli altri movimenti dichiaratamente fascisti”, ha annunciato il deputato Pd Emanuele Fiano.
Il presidente di Fratelli d’Italia e dei Conservatori europei (ECR Party), Giorgia Meloni è stata a Madrid per partecipare a “VIVA 21. La Spagna in piedi”, grande evento nazionale organizzato dal partito spagnolo Vox presieduto da Santiago Abascal. Meloni, accompagnata da una delegazione di FdI composta dal co-presidente del gruppo Ecr nel Parlamento Europeo, Raffaele Fitto, e dall’eurodeputato Vincenzo Sofo.
L’appuntamento si colloca nel solco della sempre più stretta collaborazione tra Fratelli d’Italia e Vox nell’ambito della famiglia dei Conservatori europei: una partnership politica e culturale si pone tra gli obiettivi di rafforzare il gruppo Ecr a livello internazionale, difendere la sovranità dei popoli e le radici dell’Europa, valorizzare le identità delle Nazioni e rinsaldare l’alleanza tra Stati mediterranei.
La leader di Fratelli d’Italia punta il dito verso la ministra degli Interni Luciana Lamorgese: “Qualcuno si deve assumere la responsabilità di conoscere nomi e cognomi delle stesse persone che fanno sempre le stesse cose e curiosamente sono sempre libere di farle“, in riferimento alla gestione della sicurezza della manifestazione definita “assolutamente ridicola“.
Giorgia Meloni nella lunga intervista al Corriere della Sera non chiede scusa a chi i conti col passato non li ha fatti mai. Nessuno può impartirle lezioni: «Nel nostro dna c’è il rifiuto per ogni regime, passato, presente e futuro. E non c’è niente nella mia vita, come nella storia della destra che rappresento, di cui mi debba vergognare o per cui debba chiedere scusa. Tantomeno a chi i conti con il proprio passato, a differenza di noi, non li ha mai fatti e non ha la dignità per darmi lezioni». E’ come al solito chiara.