L’INPS comunica l’innalzamento dei requisiti anagrafici per il diritto all’assegno sociale e per la qualifica di “ultrasessantacinquenne”, che comporta novità anche per la pensione di invalidità civile e per l’assegno mensile assistenza invalidi parziali.
Adeguamento speranze di vita
Per l’accesso all’assegno sociale, alla pensione di inabilità (invalidi 100%) e all’assegno di assistenza per gli invalidi civili (invalidità dal 74% al 99%) è necessario tenere conto dell’adeguamento con le speranze di vita, che dal 2019 comporta un incremento di 5 mesi per l’età pensionabile.
Dal 2019, ricorda l’INPS, i requisiti per beneficiare dell’assegno sociale, erogato in favore di quelle persone che si trovano in una condizione economica di svantaggio, occorrerà avere un’età minima di 67 anni, contro gli attuali 66 anni e 7 mesi (stesso requisito anagrafico richiesto per la pensione di vecchiaia).
La misure rivolte agli invalidi verranno quindi riconosciute a coloro che si trovano in una situazione economica svantaggiata, con reddito inferiore a 16.664,36 euro per la pensione, 4.853,29 euro per l’assegno, e un’età anagrafica compresa tra i 18 e i 67 anni (contro gli attuali 66 anni e 7 mesi).
Nel 2019 l’assegno sociale verrà dunque rivalutato, così come avviene per gli assegni previdenziali: il tasso di incremento da utilizzare per la perequazione del 2019 è pari all’1,1%.