Una veduta di Palazzo Chigi dove è in corso un nuovo vertice di governo sul testo del decreto di Agosto, Roma 6 agosto 2020. MAURIZIO BRAMBATTI/ANSA

Assegno unico, Reddito alimentare, di libertà e non solo: gli aiuti alle famiglie per il 2023

Nella Manovra di Bilancio 2023 sono diverse le misure che riguardano il comparto lavoro e i sostegni economici, in particolare rivolti alle famiglie. Oltre a importanti cambiamenti per lo smart working, il congedo parentale e l’introduzione di nuovi bonus per determinate categorie di lavoratori, ci sono anche novità per gli aiuti erogati ai cittadini. Vediamo meglio di cosa si tratta e cosa cambia quest’anno.

Assegno unico

La prima grande novità riguarda l’Assegno unico per i figli a carico, che rappresenta una importante integrazione per moltissime famiglie italiane. La buona notizia è che dal 1° gennaio 2023 è scattato un aumento per alcune categorie.

In particolare, l’Assegno è stato alzato del 50% dell’importo per:

  • le famiglie con figli di età inferiore a 1 anno
  • i figli con una età compresa da 1 a 3 anni per le famiglie con 3 o più figli e con ISEE fino a 40mila euro
  • per le famiglie con 4 o più figli.

Sono state anche confermate e rese strutturali le maggiorazioni dell’Assegno unico per ciascun figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.

Reddito Alimentare

Altra importante novità è quella della creazione delFondo per la sperimentazione del Reddito Alimentare, da tempo richiesto dal mondo delle terzo settore solidale. Con una dotazione di 1,5 milioni di euro per il 2023 e di 2 milioni di euro a decorrere dal 2024, il Reddito Alimentare è stato pensato, nelle città metropolitane, come misura per contrastare lo spreco e la povertà alimentare.

Gli italiani in condizione di povertà assoluta sono oggi 5,6 milioni. Di questi, 600mila sono bambini e 337mila anziani, e sono oltre 3 milioni le persone che si avvalgono delle mense o dei pacchi alimentari, perché non possono permettersi di fare la spesa.

Come funzionerà il Reddito alimentare? Si tratta di un nuovo aiuto rivolto a soggetti in condizioni di povertà assoluta, sotto forma di pacchi alimentari realizzati con il cibo invenduto di negozi e supermercati, da prenotare tramite una apposita app e da ritirare presso un centro di distribuzione. In alternativa, per i soggetti fragili, anziani e malati in particolare, si può ricevere direttamente a casa.

Le modalità di funzionamento nel dettaglio, i beneficiari e le forme di coinvolgimento degli enti del terzo settore verranno fissate tramite decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono definite

Reddito di cittadinanza

In attesa che venga abolito a partire dal 1° gennaio 2024, dal 1° gennaio 2023 sono cambiate anche le regole per chi percepisce il Reddito di cittadinanza, in senso restrittivo.

Ora l’Rdc è riconosciuto per un massimo di 7 mensilità – ma questo non vale per i nuclei familiari con persone con disabilità, minorenni o persone con almeno 60 anni di età -, si perde il benefico al primo rifiuto di un lavoro ed è necessario avere rispettato l’obbligo scolastico.

Fondo per le periferie inclusive

Per favorire e promuovere l’inclusione sociale delle persone con disabilità, e contrastare allo stesso tempo i fenomeni di marginalizzazione nelle aree periferiche urbane delle grandi città, è stato anche istituito il Fondo per le periferie inclusive.

I criteri di gestione saranno previsti con un decreto della Presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni o dell’Autorità politica delegata in materia di disabilità, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, e dovrà essere adottato entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge.

Fondo sociale per occupazione e formazione

Il governo Meloni ha anche stabilito di destinare nuove risorse, infine, per il Fondo sociale per occupazione e formazione e per la proroga di altri minori trattamenti di sostegni al reddito.

In particolare, in merito al Fondo sociale per occupazione e formazione, sono state rifinanziate queste misure:

  • completamento dei piani di recupero occupazionale per l’anno 2023
  • indennità onnicomprensiva, pari a 30 euro per l’anno 2023, per ciascun lavoratore dipendente da imprese adibite alla pesca marittima in caso di sospensione dal lavoro dovuto a misure di stop temporaneo obbligatorio o non obbligatorio
  • misure di sostegno al reddito per i lavoratori dipendenti dei call center
  • integrazione salariale per i dipendenti dell’ILVA di Taranto, prevista anche per la formazione professionale per la gestione delle bonifiche
  • proroga per tutto il 2023 del trattamento di CIGS per un periodo massimo complessivo di autorizzazione del trattamento straordinario di integrazione salariale di 12 mesi e nel limite di spesa di 50 milioni di euro.

Reddito di libertà e Fondo per le pari opportunità

Nuove risorse sono state stanziate anche per il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, il Fondo per il reddito di libertà per le donne vittime di violenza, il Piano nazionale d’azione contro la tratta e il grave sfruttamento degli esseri umani, per cui sono stati versati 2 milioni di euro per l’anno 2023 e 7 milioni di euro annui a decorrere dal 2024.

Si allarga anche il campo d’azione del Fondo per la crescita sostenibile: si tratta di uno speciale Fondo per finanziare interventi a sostegno della nascita e dello sviluppo di imprese cooperative costituite dai lavoratori per il recupero di aziende in crisi e per i processi di ristrutturazione o riconversione industriale. Al Fondo vanno 1,5 milioni di euro per lil 2023 e 2 milioni l’anno a decorrere dal 2024.

Fondo per accrescere il livello professionale nel turismo

Attenzione nella Legge di Bilancio 2023 anche al settore del turismo. Nello stato di previsione del Ministero del Turismo è stato inserito il nuovo Fondo per accrescere il livello professionale nel turismo, con una dotazione di 5 milioni di euro per il 2023 e di 8 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025.

L’obiettivo è favorire il miglioramento della competitività dei lavoratori del comparto del turismo, e di agevolare l’inserimento di alti professionisti del settore nel mercato del lavoro.

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