Assemblea AINEVA, Zanotelli: “Formazione e informazione fondamentali per operatori e cittadini”

Si è tenuta nella sede di vicolo dell’Adige a Trento, l’assemblea ordinaria di AINEVA, associazione interregionale di coordinamento e documentazione per i problemi inerenti alla neve e alle valanghe di cui fanno parte le regioni e le province autonome dell’arco alpino e la regione Marche.

“AINEVA testimonia la forte sinergia e la comune volontà dei territori aderenti di continuare l’attività di formazione e informazione sui temi della prevenzione e del vivere in sicurezza i territori montani, temi che come Provincia autonoma di Trento stiamo affrontando anche su altri tavoli” le parole dell’assessore provinciale all’ambiente e difesa idrogeologica, Giulia Zanotelli.

Durante l’incontro, condotto dal presidente AINEVA Gianpaolo Bottacin, assessore all’ambiente, clima, protezione civile e dissesto idrogeologico della Regione Veneto – che a inizio 2024 ha raccolto il testimone dall’assessore provinciale al turismo Roberto Failoni – sono stati illustrati i dati dell’attività svolta nel 2023 e approvato il bilancio consuntivo.

Sul fronte della formazione e dell’aggiornamento si è concentrata buona parte delle attività di AINEVA, che nel  2023 ha formato 562 professionisti, 92 dei quali hanno ottenuto l’abilitazione ad osservatore nivologico e 147 hanno preso parte a attività di formazione ed esercitazione pratica sul campo.

“L’obiettivo è mettere insieme le conoscenze e le competenze per affrontare in modo sempre più scientifico l’approccio al rischio valanghivo – le parole del presidente Bottacin – Il nostro impegno come AINEVA è quello di occuparci in maniera più incisiva di tre aspetti imprescindibili per chi oggi si muove in montagna, e cioè la conoscenza, la formazione degli addetti ai lavori e l’informazione nei confronti dei cittadini per un corretto approccio al rischio, che in ambiente montano non può essere azzerato”

All’assemblea, insieme al presidente Bottacin e all’assessore provinciale Zanotelli erano presenti il coordinatore AINEVA Gianni Marigo, per la provincia di Trento il dirigente del Servizio prevenzione rischi e Centrale Unica di Emergenza Bruno Bevilacqua, il direttore dell’Ufficio previsioni e pianificazione Mauro Gaddo, per la provincia autonoma di Bolzano Michela Munari, mentre erano in videocollegamento i componenti in rappresentanza degli altri territori.

Al termine dei lavori, Bottacin ha incontrato il Comandante delle Truppe Alpine dell’Esercito Italiano, generale Ignazio Gamba, con il quale ha sottoscritto il protocollo d’intesa per il rinnovo della collaborazione tra AINEVA e Meteomont, il servizio nato nel 1972 per fornire ai reparti alpini supporto informativo nivologico necessario ad operare in sicurezza in ambito montano. “Prosegue la collaborazione AINEVA tramite lo scambio di informazioni su fenomeni valanghivi e nevosi di particolare importanza per chi si muove in montagna. Noi alpini lo facciamo per esigenze operative ma collaboriamo con piacere con organizzazioni civili mettendo a disposizione le competenze e gli strumenti elaborati nel corso degli anni – le parole del generale -. Anche a seguito di tragici eventi che hanno coinvolto alcuni giovani alpini di leva, nel 1972 con Meteomont abbiamo iniziato ad individuare e fornire a chi opera in montagna un supporto informativo utile a comprendere il grado di pericolo e a muoversi in una cornice di massima sicurezza”.

Obiettivo della collaborazione resta quello dello scambio di dati, documentazione, strumenti e prodotti per la prevenzione, la previsione e la valutazione del pericolo da valanghe secondo criteri condivisi, al fine di favorire il processo di standardizzazione e implementazione.

L’accordo rinnova i punti di collaborazione contenuti nel primo protocollo d’intesa, sottoscritto nel marzo 2017 a San Candido, e prevede, tra le altre, le seguenti attività.

In via continuativa:

scambio dei dati raccolti nelle rispettive stazioni di rilevamento manuali giornaliere;

scambio di dati provenienti dalle rispettive reti di monitoraggio automatiche;

scambio dei profili stratigrafici effettuati nelle varie località dei territori di propria competenza e gestiti dalle rispettive parti, sia su  campi fissi sia su percorsi scialpinistici itineranti variabili;

la possibile condivisione di alcuni siti di rilievo ove si possano raccogliere in modo contiguo i dati necessari alla previsione valanghe, nei luoghi e nei siti pattuiti in comune accordo tra le parti, sia per quanto riguarda i rilievi giornalieri, sia per l’esecuzione di stratigrafie del manto nevoso e prove di stabilità del manto nevoso, nonché per lo scambio di ulteriori notizie utili alla prevenzione del pericolo valanghe;

la possibilità, per i previsori valanghe dei servizi preposti, di effettuare telefonicamente o via web delle conferenze preparative con gli omologhi servizi di previsione valanghe (competenti per territorio), al fine di concordare sulle valutazioni atte a uniformare per quanto possibile la disamina del pericolo valanghe sui rispettivi bollettini, ove ritenuto opportuno e compatibilmente con la tempistica di emissione;

a possibilità di scambio d’informazioni su eventi valanghivi significativi (relazioni, dati, foto) rilevati da una delle parti.

In via straordinaria:

in caso di eventi particolari quali situazioni di criticità valanghiva, si potrà promuovere un continuo scambio di informazioni al fine di ottimizzare le risorse presenti sul territorio per quanto riguarda il monitoraggio dei siti maggiormente pericolosi;

in caso di eventi sportivi particolari (quali ad es. gare di sci alpinismo o di altro tipo di particolare rilevanza), sarà possibile collaborare al fine dell’effettuazione di rilievi congiunti nei vari siti teatro delle gare, nel limite delle rispettive competenze istituzionali e delle risorse umane e finanziarie disponibili, al fine di garantire un adeguato servizio di assistenza nivometeorologica locale, previa richiesta di autorizzazione alle rispettive strutture centrali;

la possibilità di attività di progressiva standardizzazione delle modalità dei rilevamenti e delle tecniche di analisi dati e previsione del pericolo valanghe con incontri e confronti tra le parti volte all’adozione di materiale didattico comune e condiviso.

Sempre al fine della progressiva standardizzazione dei metodi di lavoro, la possibilità di occasioni congiunte di aggiornamento teorico e pratico dei rispettivi rilevatori e previsori, sia localmente (in campo) sia in sedi istituzionali, e la possibile partecipazione ad attività addestrive alla ricerca di travolti in montagna.

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